«Siete delle vergognose bestie»
Francesco Benigno, attore
No. non l’ha proprio presa bene, l’attore Francesco Benigno (quello di “Mery per sempre“). Non gli è andato giù il risultato conseguito alle ultime comunali palermitane, in cui ha racimolato la miseria di 156 voti.
Leggiamo sul suo profilo Facebook: “E secondo voi io avevo preso solo 150 voti?? Con 70 mila persone che tifano per me di cui 30 mila di palermo che mi pregano di non mollare e poi mi trovo solo i voti dei miei parenti e amici più cari!! Vi ricordo che solo noi siamo 13 figli tutti accompagnati con figli maggiori suoceri zii cugini cognati dove sono finiti ? Lascio a voi la risposta sono stato letteralmente fregato perché troppo scomodo”.
Con chi ce l’ha Benigno? Con gli elettori che prima lo hanno illuso, e poi hanno scelto altri candidati? No. Ce l’ha, a quel che pare di capire leggendo i suoi sfoghi, con presunti brogli avvenuti ai seggi. “Tra due giorni faremo ricorso”, ha scritto proprio due giorni fa. Staremo a vedere, magari ha ragione lui.
Ma il “caso Benigno” mi spinto a riflettere sulla marea di candidati di questa tornata elettorale ad Alessandria. Un esercito di oltre 600 persone, che apparentemente nutrivano l’ambizione di sedersi su una delle 32 poltroncine del Consiglio comunale. Alcuni, udite udite, non hanno preso alcun voto: da cui si deduce che o hanno sbagliato a scrivere il proprio cognome (annullando di fatto la scheda), o non si sono nemmeno votati. Per modestia o disistima, chi lo sa.
Proviamo a metterci nei loro panni, il lunedì dopo le elezioni. Escono di casa, vanno al bar, al lavoro o dal panettiere. Chi li conosce di sicuro sa già del risultato “a tutto tondo”. Ma con che sguardo avranno salutato i colleghi di lavoro? O il marito, la moglie, i figli… ma che caspita si saranno detti, dopo il conteggio delle schede elettorali? “Nemmeno tu mi hai votato, tesoro”.
Io mi vergognerei a mettere il naso fuori di casa. Non so voi…