C’è un angolo, a Verona, gremito da migliaia di visitatori, ogni giorno.
Lo saprete certamente, ma se per caso non sapete come arrivarci seguite queste indicazioni: recatevi in piazza Bra, quella dell’Arena tanto per intenderci, e unitevi al flusso di persone che migra nella giusta direzione; poche centinaia di metri e siete lì, in una piccola corte sotto il balcone di Giulietta.
Non si può definire un luogo intimo, vi ritroverete nella calca, tra ragazzi di tutte le età che scattano foto e parlano tutte le lingue del mondo.
Poi, attendendo il giusto turno, raggiungerete la statua bronzea di Giulietta ed esprimendo un desiderio palperete i suoi seni (uniche parti della scultura che mantengono la brillantezza originale).
È il posto meno vero tra tutte le bellezze della città, costruito come si costruisce un set cinematografico.
Ma forse proprio per questo è il più vero perché nasce da un bisogno: il bisogno di drammi.
La partecipazione commossa di molti innamorati, e di famiglie in genere, è testimoniata da milioni di ex voto che tempestano come pietre preziose i muri della galleria d’accesso al cortile, in una stratificazione che un geologo troverebbe interessante: scritte sulla pietra oppure decorazioni su post it.
Altri messaggi in forma di lettera (all’antica, scritte a mano, con le buste bianche) sono imbucati in apposite cassette, svuotate con la solerzia di nessun altro servizio postale del globo.
Altri ancora, con l’avvento della tecnologia, sono spediti direttamente all’eroina attraverso postazioni informatiche installate all’interno della casa museo.
Altri consegnati a lucchetti che riportano iniziali, cuoricini e simboli ignoti.
Della vicenda dei due amanti veronesi ricordiamo l’aspetto positivo, quello del loro amore, tanto intenso quanto breve (già dalle prime battute della tragedia sappiamo essere condannato a non durare).
I drammi ci aiutano ad andare avanti, a sperare.
Ne abbiamo bisogno come l’aria.
Ed è vero che l’amore vince sempre. Provate a cercare la tomba di Giulietta, la troverete in un posto isolato, fuori dalle mura della città, con scarse indicazioni stradali e con qualche avventore portato lì dal caso.
Ben vengano dunque altri Romei e altre Giuliette che portino in alto il nome dell’amore.
Il periodo storico appare oltremodo propizio.