Nel tardo pomeriggio di domenica 14 maggio, a Pecetto di Valenza, si è concluso il concorso di pittura murale “IL MARE SULLA COLLINA”: 7 i pittori che si sono cimentati nella rappresentazione del mare che un tempo ricopriva la pianura padana e dei suoi antichi abitanti, quando le sue acque erano abitate dagli antenati del pesce palla, pesce ago, nasello, sardina, pesce sciabola, pesce lanterna e molti altri.
L’evento, inserito nella rassegna “Artisti per la Natura” cofinanziata dalla Fondazione CRT, è stato uno degli appuntamenti in calendario di Riso&Rose. Il concorso ha visto primeggiare il torinese Alessandro Di Chio, con l’opera “Luci dagli abissi”, secondo classificato il pittore pavese Adriano Fondrini con “Come in un teatro”, terza l’artista torinese Venere Rizzo, con “L’alba della vita”. Difficile il giudizio della giuria, che ha dovuto scegliere tra opere di grande valore artistico e molto differenti tra loro per soggetto e tecnica pittorica: si è spaziato dall’olio, all’acrilico fino all’utilizzo, più strettamente legato alla street art, delle bombolette spray utilizzate con grande maestria dal vincitore. I premi in denaro – 400 euro al primo, 250 al secondo e 150 al terzo – sono stati messi a disposizione dall’Associazione culturale “La Guarnera” e dalla Pro loco di Pecetto. Un ruolo fondamentale è stato poi quello della ditta Bonzano (già IBL) di Coniolo, che ha fornito gratuitamente i pannelli in legno su cui i pittori si sono cimentati.
L’evento artistico e il suo inserimento nell’affermata rassegna Riso&Rose, consente di valorizzare realtà di solito un po’ isolate, quali il geosito di Pecetto di Valenza, e quindi poco conosciute ma certamente importanti per le emergenze culturali, naturalistiche e, perché no, per il buon cibo e il buon vino. L’augurio per l’anno prossimo è che la manifestazione si ripeta, magari coinvolgendo un numero maggiore di artisti: questa è la scommessa per il futuro!
Ma perché accostare mare e collina? La risposta è data dal pregevole allestimento della mostra temporanea “Il mare a Pecetto di Valenza”, visitabile presso il Centro Culturale “Giuseppe Borsalino”, in via G. Borsalino, 2 il sabato, dalle ore 15.00 alle 18.00, gli altri giorni, al mattino, su appuntamento. Con un apparato didattico semplice e accattivante, trovano posto nelle vetrine gli scheletri fossili di pesci appartenuti a specie caratteristiche del Miocene superiore, oggi scomparse, caratterizzati da un eccellente stato di conservazione che permette di coglierne nel dettaglio anche i più piccoli particolari. I resti fossili si sono conservati per tutto questo tempo inglobati in una roccia particolare denominata “tripoli”. Il giacimento di Cascina Guarnera, per la peculiarità dei suoi sedimenti nel panorama del Miocene in area piemontese e per la ricca fauna a pesci, rientra a pieno titolo tra le località di rilevanza geo-paleontologica del Piemonte. Pannelli didattici, scenografie e diorami appositamente realizzati accompagnano il pubblico nella visita e lo introducono alle tematiche della paleontologia, spiegando efficacemente il lento affermarsi della disciplina e le competenze necessarie per realizzare scavi e ricerche sui fossili.
Tutti i reperti sono di provenienza locale, perché dove ora sorge il paese, con la sua Rocca affacciata su un vasto panorama che abbraccia le Alpi, la pianura e gli Appennini, in un tempo lontanissimo dell’Era Cenozoica (9 milioni di anni fa!) c’era il mare.