La notizia del parco divertimenti da trecento ettari, che dovrebbe sorgere tra Voghera e Tortona, è stata oggetto di discussione nell’ultima Commissione Urbanistica del Comune di Tortona riunitasi lunedì scorso.
Il Presidente della Commissione Fabrizio Dellachà ha proposto infatti di approfondire tutti gli aspetti relativi a questa progettualità, interfacciandosi con i Comuni limitrofi, direttamente interessati, e con un interlocutore tecnico che chiarisca la reale portata del progetto, nonché gli effetti su viabilità, strutture e sviluppo della zona.
Tale proposta ha trovato piena condivisione da parte di tutti i componenti la Commissione Urbanistica e dell’Assessore Davide Fara, in quanto l’Amministrazione non può rimanere indifferente di fronte ad un progetto che, se confermato nelle sue dimensioni (si parla di una superficie pari a 6 volte Gardaland), avrebbe inevitabili effetti anche sulla Città di Tortona.
Ma soprattutto l’Amministrazione Comunale, in questa fase di revisione del PRG, intende approfondire tutte le possibilità di coinvolgimento diretto o indiretto, che possano garantire prospettive di sviluppo e di crescita occupazionale per l’economia della Città di Tortona, eventualmente ponendo a disposizione le aree già vocate a tale uso.
Riuscire ad entrare in tale progetto, potrebbe rappresentare una chance di rilancio per l’economia dopo oltre 20 anni di stagnazione, ferma restando la massima attenzione ad uno sviluppo sostenibile, alla tutela ambientale e al rispetto dell’ecosistema-Scrivia.
“Abbiamo condiviso pienamente la proposta del Presidente della Commissione Urbanistica Ing. Fabrizio Dellachà – dichiara l’Ass. Davide Fara – e cercheremo quanto prima di individuare un interlocutore che ci chiarisca questo progetto, così da valutare attentamente gli effetti sul tortonese e le possibilità di un coinvolgimento diretto o indiretto anche del nostro Ente. Valuteremo le opportunità con massima attenzione alla salvaguardia ambientale, ma nel contempo attendi a cogliere le prospettive di rilancio per l’economia e per la rivalutazione delle strutture e delle aree dismesse del nostro Comune”.