«Voi dividete il mondo in italiani e stranieri. Io lo divido in oppressi e oppressori. E io starò con gli oppressi per tutta la vita»
Flavio Insinna a Bianca Berlinguer, Cartabianca, Raitre
Come la mettiamo adesso con Flavio Insinna e le sue intemerate contro concorrenti e autori di “Affari tuoi”?
Non so se a voi tutto questo piace, ma a me lo sputtanamento a cui è stato sottoposto non piace per niente.
Ognuno di noi, per esempio, quando sa di non essere ascoltato, al telefono o tra amici fidati, dice cose che riportate su carta (o ad altri) possono assumere un valore e un significato molto diversi. Lo sappiamo benissimo, non facciamo i moralisti, suvvia.
Certo, Flaviotto non è il re degli elegantoni, e forse è anche un bello stronzone. Ma, detto questo, il linciaggio mediatico a cui è stato sottoposto è una roba da matti.
È la fine della privacy, signore e signori. Fine sancita da Antonio Ricci, un presunto moralista senza morale.