In occasione delle prossime elezioni amministrative di Alessandria, i VERDI Alessandria propongono alcune modiche al “Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali”.
Alcune proposte:
1. Incidenti stradali: considerato che ogni anno avvengono centinaia di incidenti stradali a causa dell’attraversamento di animali selvatici, sarebbe utile la messa in atto di quanto previsto dal regolamento per la tutela degli animali del comune di Alessandria art 13 circa lo “Attraversamento di animali”.
Il problema è stato affrontato in Friuli Venezia Giulia, dove sono stati costruiti 4 ponti verdi, 4 tunnel e 50 sottopassi, numeri che nel 2013 le hanno consentito il riconoscimento, da parte della LIPU, di “Regione più verde d’Italia” proprio in occasione del meeting internazionale dello IENE (Infra-Eco-Network-Europe).
Si potrebbe prendere anche spunto dalla Germania e dall’Austria riguardo all’impiego di cartelli olfattivi ed/o ad ultrasuoni ed alla disposizione di barriere luminose.
2. Gatti: a quanto segnalatoci da alcune associazioni animaliste, l’iter per la sterilizzazione dei gatti randagi è piuttosto complesso e prevede, fra le altre cose, una sterilizzazione su appuntamento. Sarebbe opportuno, vista la complessità della cattura e la difficoltà di tenere l’animale in gabbia in attesa dell’appuntamento, un percorso più veloce per la sterilizzazione dei gatti randagi.
3. Nutrie: sarebbe auspicabile un confronto con associazioni animaliste e tecnici del settore per valutare soluzioni meno invasive al problema delle nutrie. Esistono numerosi altri metodi efficaci per il contenimento non cruento di questa (ed altre) specie. Molti dei quali per di più ecologici. Ad esempio, spiega Samuele Venturini, biologo: “ oltre all’ingegneria naturalistica e alla riqualificazione ambientale esiste il controllo della fertilità. Questo ultimo metodo, gia testato con successo nel Comune di Buccinasco (MI) prevede di utilizzare la sterilizzazione chirurgica di ambo i sessi e il rilascio degli esemplari nel medesimo posto di prelievo. Tale protocollo si basa sulla territorialità dell’animale che tende a difendere le risorse trofiche (nutrimento) e gli spazi da individui esterni. Tale metodo risulta efficace in contesti abbastanza circoscritti come oasi, parchi, fontanili, cave e in tutte quelle zone con una rilevanza naturalistica ed etica strategica…”. Stralcio ripreso dal sito OIPA Italia Onlus. Oltretutto, sembra che stiano aumentando i predatori naturali delle nutrie quali ad esempio le volpi.
4. Cani alla catena: sarebbe opportuno recepire quanto pubblicato nel Regolamento Regionale Lombardia 13 aprile 2017, n. 2. Il divieto di tenere i cani alla catena o applicare loro qualunque altro strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie certificate da un veterinario, con specificazione della diagnosi e della durata del trattamento, o per temporanee ragioni di sicurezza. E’ comunque vietato agganciare la catena a collari a strozzo. Tale divieto è già stato approvato oltre che in Lombardia anche nelle seguenti regioni: Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto.
5. Animali da cortile: ogni animale ha diritto di vivere al meglio la propria vita, quindi sarebbe utile stabilire delle dimensioni accettabili per le gabbie e delle regole per la detenzione degli animali da cortile nonché serie norme per la loro macellazione. Ad esempio conigli, cincillà ed altri animali da pelo devono essere preferibilmente allevati a terra, tenuti in uno spazio chiuso su 3 lati. Questo spazio deve poi essere areato e illuminato con luce naturale e pulito nei limiti del buon senso.
Ogni animale deve avere uno spazio vitale almeno pari o superiore a due volte la propria dimensione e deve avere sempre a disposizione acqua in quantità idonea al numero di animali presenti. Sono poi vietate le gabbie poste una sull’altra.
Federazione Verdi Alessandria