Oria Trifoglio, candidato sindaco del Quarto Polo, risponde alla lettera pubblica con cui ieri Graziano Canestri le ha comunicato la sua intenzione di ritirare la propria candidatura a consigliere comunale (ma non il proprio appoggio), a seguito del clima di intimidazione creato attorno alla sua figura.
Ecco il testo completo della lettera di Oria Trifoglio.
Caro Graziano,
ti ringrazio per la tua cortese lettera e per i sentimenti da te manifestati, che ricambio di cuore.
Capisco le tue considerazioni, le condivido e pertanto non posso che prendere atto della decisione da te assunta.
Vedi, nella mia lunga e gratificante carriera, ho avuto a che fare non solo, ovviamente, con migliaia di madri, ma anche con quasi altrettanti padri, imparando a capirli, a conoscerne le emozioni e il senso di affetto e di responsabilità con cui accompagnano e supportano le loro spose o compagne, nell’amorevole compito di mettere al mondo un figlio. Pertanto ho assai apprezzato le valutazioni da te esposte, che senz’altro ti rendono merito.
E sono sicura che esse risulteranno comprensibili e condivisibili da parte di tutti coloro che formano la nostra grande famiglia, simpatizzanti e candidati della Coalizione fatti oggetto, in questi mesi, di pressioni e attacchi personali, a volte al limite della minaccia, sempre nel segno della mistificazione, del dileggio e della denigrazione.
E’ evidente il vero obiettivo di tutto ciò: distogliere l’attenzione dei cittadini dai veri problemi della città, evitare (imbarazzanti) confronti sui fatti concreti, agitare grotteschi spauracchi affinché si eviti di parlare di problemi reali e programmi fattibili.
Tu, poi, citi, con cognizione di causa, l’evangelico Discorso della Montagna: ebbene, a leggere certe dichiarazioni false e assurde, fatte con la bava alla bocca, rivolte a un uomo che ha compiuto un percorso politico come il tuo, mi vengono in mente i settari donatisti combattuti da Sant’Agostino che, pretendendo di essere più giusti di Dio, non ammettevano la misericordia, la comprensione e la possibilità di cambiamento nei confronti dei “lapsi”, di coloro cioè che avevano commesso sbagli e desideravano emendarsene e cambiare strada.
Ma forse sto volando troppo alto… Diciamo allora che, rispetto a quelli che giustamente chiami “farisei”, non vi è che da citare l’antico detto arabo: “i cani latrano, la carovana passa”.
E la nostra “carovana” è una comunità coesa, di donne e uomini liberi, che compie la sua strada alla luce della partecipazione, della democrazia e della solidarietà, avendo come unica meta il bene comune della città.
Ti giungano, pertanto, e per concludere, da parte mia e di tutti i simpatizzanti, attivisti e candidati di “Quarto Polo”, “Patto per Alessandria” e “Partecipazione democratica”, i più sinceri attestati di stima e di affetto, nonché la gratitudine per la collaborazione che – come hai dichiarato – continuerai a offrirci. E ricordati che, per te come per qualunque cittadino onesto e perbene che voglia condividere il nostro progetto, la porta sarà sempre aperta.
Un cordiale saluto.
Oria Trifoglio