prima del mio impegno civile vengono i miei obblighi, non solo morali, di padre di famiglia.
Famiglia della quale devo e voglio tutelare la serenità, la pace, quel benessere di cui, giustamente, parli tanto spesso, nonché l’incolumità e la sicurezza.
In effetti, mai in vita mia ho subito tante malevole attenzioni, né nelle mie precedenti esperienze politiche – che ho più volte ribadito di avere superato -, né, addirittura, quale fondatore di un’associazione contro l’usura!
Il clima di intimidazione, demonizzazione, falsificazione e linciaggio di cui sono stato vittima mina dalle fondamenta la tranquillità domestica che, come marito e papà di due bambini, ho il diritto e il compito di tutelare e difendere.
Non ti nascondo, inoltre, se proprio si vuole andare a rivangare nel mio passato, che, a differenza di altri, ho ben impresso in mente il rogo di Primavalle e – visti i toni di odio impiegati e alimentati da alcuni – non ho proprio nessuna intenzione di esporre la mia casa e la mia famiglia a un simile pericolo!
Di fronte alla canea delirante e persecutoria che si è elevata (tra farneticanti complottismi e inconsistenti accuse) contro di me e, di riflesso, contro te e la tua (anzi, nostra) Coalizione, non mi resta che rinunciare alla mia candidatura a consigliere comunale nella lista “Patto per Alessandria”, onde porre fine a tutto ciò, augurandomi che finalmente si possa tornare a parlare di programmi, progetti per la città, futuro della medesima.
Certo, faccio ciò a malincuore, giacché, oltre a ledere i miei diritti di cittadino, riconosciutimi dalla nostra Costituzione, tale amara scelta mortifica la mia passione civile, il mio impegno per il sociale, che il comune amico Felice Borgoglio ha voluto benevolmente rendere noto nel suo intervento in mia difesa, anche se, francamente, visto lo spirito di servizio che in tal senso mi anima, in questo modo – come insegna il Vangelo – “ho già ricevuto la mia ricompensa”…
Ciononostante, i farisei non hanno affatto vinto, dal momento che, pur ritirandomi in prima persona dalla competizione elettorale, non farò però mancare il mio sostegno a te e all’intero movimento civico che ti appoggia, con il mio voto e con la propaganda che, da privato cittadino, svolgerò nella mia cerchia di amici e colleghi.
Lascio a chi, accusando me e il nostro movimento di “fascismo”, ne ha in realtà adottato i metodi antidemocratici, le adeguate riflessioni da porre innanzitutto a se stesso, prima ancora di accanirsi sul proprio prossimo.
Garantendoti la mia stima ed amicizia, e sicuro di simili sentimenti da parte tua, ti saluto cordialmente.
Graziano Canestri – Alessandria