Si è svolta giovedì 4 maggio, nell’aula didattica dell’azienda ospedaliera, la prima lezione del corso “Conoscere l’importanza della fase pre-analitica in microbiologia per diminuire gli errori ed essere appropriati nella richiesta diagnostica”, che si inserisce nel progetto di collaborazione tra il DISIT, Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, e il laboratorio reparto di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria.
Il Corso che si articolerà in quattro fasi nei mesi di maggio e giugno vedrà coinvolti il dr. Andrea Rocchetti, responsabile del laboratorio nonché referente e tutor del corso, alcuni esperti provenienti dai servizi aziendali ai quattro studenti universitari del secondo anno della Laurea Magistrale in Scienze Biologiche.
“Il corso – spiega Rocchetti – ha l’obiettivo di riscrivere, migliorare e completare alla luce delle indicazioni della letteratura i percorsi diagnostici di interesse microbiologico e rappresenta il primo tassello di un progetto più ampio dal titolo “Ricetta dematerializzata, appropriatezza prescrittiva e corretto prelievo dei campioni microbiologi: approccio sistematico”. Si vuole raggiungere l’obiettivo ambizioso di ridurre gli errori che vengono spesso commessi nella fase preanalitica del percorso diagnostico e che influenzano la qualità del referto. Il laboratorio non gestisce questa fase del processo e ha bisogno della collaborazione di tutti per ottenere la massima qualità del risultato. Non tutti sanno che il 70% degli errori di laboratorio, in tutto il mondo, derivano da inefficienze relative alla fase pre-analitica; cioè da errori commessi prima che il campione biologico giunga al laboratorio”.
Gli studenti universitari raccoglieranno molte informazioni sulla fase preanalitica, sulla prenotazione delle analisi, sulla corretta effettuazione del campionamento e sulla conservazione e il trasporto dei campioni microbiologici ponendo particolare attenzione agli aspetti di sicurezza biologica. Tutte queste competenze verranno acquisite grazie alle lezioni frontali con il Dott. Rocchetti che si suddivideranno tra momenti teorici e momenti pratici di discussione e ricerca delle soluzioni più indicate per evitare gli errori di laboratorio. Un aspetto da sottolineare, infatti, è che il corso non resterà fine a sé stesso ma servirà alla preparazione di un Quaderno Aziendale che sarà utilizzato per un futuro corso di formazione FAD del personale medico ed infermieristico con possibili sviluppi regionali.
“Questo progetto rappresenta il contributo della Microbiologia al miglioramento dell’atteggiamento prescrittivo, all’appropriatezza e alla gestione del rischio. La microbiologia contribuisce a diagnosticare l’80% delle malattie infettive e la qualità delle analisi rappresenta un bene non solo per il singolo ma per l’intera comunità”.