Entro l’estate il presidio ospedaliero “Teresio Borsalino” diventerà parte integrante del patrimonio dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.
Una scelta strategica, fortemente voluta dalla Regione Piemonte e perseguita dalla direzione aziendale che ha trovato nei vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria un interlocutore attento e collaborativo.
L’acquisto da parte della Azienda ospedaliera alessandrina del 37.5% delle quote della Fondazione Borsalino (attualmente detenute da Fondazione Cassa di Risparmio Alessandria) per la somma di 5milioni di euro indispensabili per arrivare al 100% della proprietà comporterà come conseguenza lo scioglimento della società Borsalino 2000 s.r.l. costituita dall’Azienda Ospedaliera e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria nel gennaio 2000 con l’obiettivo di rendere nuovamente agibile la struttura fortemente compromessa dalla tragica alluvione del 1994.
L’assessorato alla sanità della Regione Piemonte e Azienda Ospedaliera di Alessandria hanno definito con reciproci atti amministrativi la procedura di autorizzazione all’acquisto della totalità delle quote, partendo dalla considerazione che la partecipazione riveste carattere strategico nei piani aziendali.
“Dopo l’uscita della Regione Piemonte dal gravoso piano di rientro dal debito sanitario che fin dal 2010 impediva di fatto operazioni strategiche di edilizia sanitaria – precisa l’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta – abbiamo avviato una seconda fase per lo sviluppo della sanità, partendo da operazioni importanti come la definizione dell’acquisto del presidio Borsalino di Alessandria. Il direttore generale dell’Azienda dott.ssa Giovanna Baraldi e il presidente della Fondazione CRA Pier Angelo Taverna sono stati partner attivi in un’operazione che riteniamo strategica per sviluppare futuri programmi di investimenti”.
“Sta per concludersi, con reciproca soddisfazione tra i partner, – dichiara il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna – il lungo e proficuo percorso che ha consentito di creare questo centro riabilitativo polifunzionale divenuto un polo sanitario d’eccellenza a livello regionale ed extra regionale. Un impegno gravoso che la Fondazione ha sostenuto, in questi anni, con l’obiettivo di recuperare una struttura di grande valore funzionale, oltre che architettonico – fu progettata da Ignazio Gardella – di rispondere ad una domanda sanitaria di alta specializzazione e di dare vita ad una vera e propria impresa a sostegno dell’economia provinciale. L’obiettivo è stato raggiunto, grazie ad un efficace lavoro di squadra portato avanti con la Regione Piemonte e l’Azienda Ospedaliera di Alessandria a cui consegniamo questo patrimonio con l’auspicio di sempre nuovi progressi per la sanità regionale e per la nostra città”.