“Débâcle per Rita Rossa, Gatti ci cova”. i consiglieri dell’opposizione di centro destra scelgono la strada dell’ironia da addetti ai lavori per commentare il profondo disagio emerso mercoledì pomeriggio in Provincia, con l’Assemblea dei sindaci per l’approvazione del bilancio dell’ente andata pressochè deserta.
All’appello non mancavano solo i primi cittadini di centro destra, ma anche tanti amministratori targati Pd. E a questo si somma un disagio più volte segnalato anche da dipendenti dell’ente a questo giornale, sempre chiedendo riservatezza: “Qui siamo allo sbando, ma non citarmi: temo ripercussioni”.
Qual è realmente la situazione dell’ente Provincia di Alessandria? Disastrosa, secondo i consiglieri di opposizione: “L’Ente non ha compreso le esigenze dei Comuni che hanno risposto con un’assenza massiccia, non consentendo per la prima volta di approvare il bilancio”.
Alla prossima riunione senza numero legale per la Provincia si spalancheranno infatti le porte del Commissariamento.
“Un pasticcio tutto interno a casa PD per il quale le Istituzioni vengono dopo la ragione di Partito. Il “complotto” in salsa mandrogna che ha portato il 70% dei Sindaci del territorio a disertare la seduta pare sia nato dalle stanze dal piano nobile di Palazzo Ghilini, dagli uffici del Gruppo del Partito Democratico”. dichiarano i capigruppo di minoranza, che aggiungono “Può una guerra di potere interna alle stanze di un partito danneggiare le istituzioni?”
Situazione diversa ma esito uguale nel corso dell’approvazione del bilancio della seduta del 27 aprile, propedeutica a quella “fallita” di ieri. Dalle parole dei capigruppo di minoranza emerge una forte bocciatura dei conti dalla Presidente Rossa, relativamente al consuntivo presentato nell’Aula del Consiglio Provinciale.
Per i 5 consiglieri del centrodestra Barosini, Gualco, Pagliano, Riboldi e Sciaudone si tratta di “un bilancio ragionieristico, senza attenzioni di carattere politico amministrativo che avrebbero contribuito ad alleviare, almeno parzialmente, le gravi difficoltà che i Comuni stanno vivendo. Abbiamo le strade che sono un colabrodo, la situazione frane e dissesto idrogeologico non riceve risposte adeguate alla gravità delle situazioni in essere. L’Area Unesco è abbandonata, senza interventi da parte della Provincia che dovrebbe anzi considerarla un fiore all’occhiello. La manutenzione degli edifici scolastici è al lumicino, l’Assistenza ai Comuni inesistente. La situazione delle Province italiane” – proseguono unitariamente gli esponenti della minoranza – “è grave a causa della sciagurata riforma a marchio PD, Renzi – Del Rio. Nella nostra provincia la situazione è anche più grave. Basta allontanarsi di qualche Km dai confini provinciali per vedere come la situazione ad Asti, Pavia, Vercelli non sia la stessa. 60 anni di governo dei soliti noti hanno portato a questo, se fosse un’azienda privata o un piccolo comune l’ente sarebbe già al dissesto. Siamo qui per fornire ai nostri amministratori locali e ai cittadini un’alternativa.”
Barosini aggiunge: “il Presidente Rossa, dopo il Comune di Alessandria, sta tentando di distruggere anche quel poco che resta di un ente già martoriato come la Provincia. Auspico che il giorno 11 giugno sera, dai cittadini di Alessandria, venga rimossa dal doppio incarico. Per il bene di questa comunità intera!”