Oria Trifoglio tra associazioni di volontariato e sobborghi: “Non prometto miracoli, ma impegno e competenza per rilanciare Alessandria”

Quarto Polo: inaugurata sede elettorale di Oria Trifoglio in via Bissati. Sabato Tango per Cultura in Galleria Guerci CorriereAl 3Oria Trifoglio (candidata a sindaco di Alessandria sostenuta da Quarto Polo, Patto per Alessandria e Partecipazione Democratica) continua i suoi incontri con associazioni e cittadini, per un confronto a tutto campo che faccia emergere esigenze, bisogni e priorità.
“Nei giorni scorsi ho incontrato i rappresentanti di numerose associazioni di volontariato operanti nel Comune di Alessandria.
Ancora una volta, l’iniziativa era finalizzata a “fotografare”, secondo lo spirito che anima la mia coalizione, una determinata realtà cittadina, con le sue caratteristiche, peculiarità e criticità, al fine di valorizzare un patrimonio di persone, esperienze, attività e competenze indispensabili al buon funzionamento delle attività socio-assistenziali, in uno scenario che veda i corpi intermedi quali interlocutori e collaboratori delle Istituzioni amministrative.

Senza ovviamente alcun ordine di importanza, desidero ricordare, ringraziandoli, che erano presenti esponenti del Consultorio Ucipem, del Laboratorio Nessuno Escluso, di Upupa e Natura e Ragazzi, di Anteas Alessandria, del Centro Down, dell’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, della Lit, di Sorriso di Elena, di Aido, dell’Associazione Bambini affetti da Paralisi ostetrica e, ultimo ma non per ultimo, dell’Associazione Senegalesi di Alessandria.

Ho potuto constatare l’enorme mole di lavoro svolto da tali fondamentali gangli della vita civile alessandrina, operanti nei settori più disparati: consulenza e appoggio alle attività scolastiche; azione di prevenzione, informazione e supporto sanitario, psicologico e legale; integrazione, inserimento ed accoglienza; assistenza medica nei più diversi campi (fino alla pet-terapy per ragazzi disabili!); cura del verde pubblico e della biodiversità.

Una ricchezza umana e professionale che da una parte dimostra grande vitalità e abnegazione, anche grazie – va giustamente aggiunto – all’interessamento di diversi sponsor, ma che presenta d’altronde gravi problemi operativi: dalla difficoltà nel reperire fondi in base a bandi europei, nazionali e regionali (di qui la ferma intenzione del Quarto Polo, in caso di vittoria elettorale, di allestire un adeguato ufficio ad hoc a cui rivolgersi), alla mancanza di sufficienti supporti da parte della pubblica amministrazione; dai connessi problemi di interrelazione con gli uffici comunali alla soluzione di problemi che il Servizio sanitario non è più in grado di fronteggiare adeguatamente.

In definitiva, la tanto declamata “sussidiarietà” costituisce oggi, in realtà, meno un approccio alle problematiche sociali, quanto piuttosto una dura necessità, di fronte al progressivo indebolimento dello Stato sociale…
Situazione per la quale – ho voluto chiarire – non esistono formule magiche, né tanto meno possono essere declamate demagogiche promesse, ma rispetto a cui, con le risorse a disposizione (non certo solo a livello finanziario) e con le adeguate competenze e professionalità, farò di tutto per porre rimedio, se gli Alessandrini mi vorranno come nuovo Sindaco”.
Giovedì sera invece, a Spinetta Marengo, incontro con i residenti del Trifoglio tra associazioni di volontariato e sobborghi: "Non prometto miracoli, ma impegno e competenza per rilanciare Alessandria" CorriereAlsobborgo più grande del comune: “Proseguendo il mio giro di “ricognizione” dei sobborghi alessandrini, giovedì sera ho incontrato gli abitanti di Spinetta Marengo presso il locale Centro Civico.

E’ stata una riunione particolarmente sentita, ed evidentemente non solo da me, vista l’ampia partecipazione di pubblico, a cui ho voluto confidare il mio forte legame con quel territorio (mia madre è di lì e tante vicende della mia vita privata sono associate a quel luogo). Ma, assai più importanti, sono gli attuali problemi del sobborgo ad occupare la mia attenzione, questioni di cui ho preso attentamente atto, non facendo – come mia consuetudine – vaghe promesse, ma cercandone con… maieutica cura, la soluzione più adatta. In più, ho ribadito i criteri della nostra azione, fondati su partecipazione e collaborazione, e illustrato i tre concetti di benessere-modernizzazione-valorizzazione che fondano l’attività della coalizione che ho l’onore di guidare.

Evidentemente, nel dibattito sono emersi innanzitutto i problemi di carattere ambientale, che preoccupano, prima di ogni altro, i circa 15mila abitanti della Fraschetta, e non solo il centro abitato spinettese. I cittadini chiedono garanzie concrete riguardo a un piano di emergenza che sappia adeguatamente fronteggiare un eventuale incidente alla Solvay; sollecitano interventi per il verde pubblico (nella strada alle spalle del menzionato Centro Civico – anch’esso bisognoso di ristrutturazione – 20 piante su 35 sono morte e non sostituite) e per risolvere la questione dello zuccherificio; domandano un nuovo sistema per la raccolta dei rifiuti. In tal senso, ho fatto presente come le moderne tecnologie consentano non solo di conoscere in che modo altrove il problema sia stato risolto, ma anche di prendere tali soluzioni a modello, stante, tuttavia, un serio impegno della cittadinanza a una maggiore sensibilità civica.
E ancora: come altri sobborghi, sono necessari un rinnovamento nel settore del trasporto pubblico, provvedimenti riguardo all’intensa viabilità e un piano complessivo per la sicurezza.

Senza dimenticare, infine, un effettivo decentramento amministrativo (ad esempio, per le questioni legate all’anagrafe, in modo precipuo a beneficio degli anziani), anch’esso risolvibile attraverso l’ammodernamento e l’informatizzazione della macchina burocratica e il concomitante reperimento di figure di “intermediari” fra centro e periferia.
Più in generale, è nuovamente affiorato il tema di fondo che pare caratterizzare questa campagna elettorale e l’attività amministrativa alessandrina, soprattutto negli ultimi mesi: il confronto, cioè, fra un modello ispirato al bene comune e alla proprietà pubblica (cioè di tutti i cittadini) e un altro, a prevalente (per non dire esclusivo) beneficio della speculazione privata. In contrasto, ancora una volta, con la “Costituzione più bella del mondo” che ci prepariamo fra poco a festeggiare, insieme alla lotta che l’ha resa possibile…”