Quando incolpo la politica come causa di tutti i nostri mali, non credo di essere completamente in malafede, le mie opinioni di cittadina si formano leggendo ed ascoltando le informazioni dei “mostri sacri” del giornalismo cartaceo e in video, dopo di che formo un mio giudizio personale che ritengo insindacabile.
Come tutti, ho seguito le vicende del Parco Commerciale di Serravalle: nella questione sorta tra dipendenti dell’Outlet di Serravalle sindacati e Mc Arthur Glen, ribadisco che la politica c’entra eccome, visto che tra le tante malefatte compiute dal governo Monti risulta pure questa. Con il D.L. n. 201 del 2011 detto “Salva Italia”, un governo e un parlamento che io riterrò sempre “abusivi” hanno imposto a tutto il settore del commercio un regime di totale deregulation degli orari delle attività commerciali rendendo possibile dal primo gennaio 2012 l’apertura 24 ore al giorno tutti i giorni dell’anno, domeniche e festività incluse. Un vero regime insostenibile che non ha considerato minimamente che esistono i lavoratori del settore.
Nel 2014/15 si pensò di abrogare tali norme approvate dal governo Monti, o perlomeno alcune di esse, per portarle in vigore nel 2016, con l’obbligo di chiusura degli esercizi commerciali almeno in dodici festività civili e religiose. Questa nuova Legge pare sia già sta approvata alla Camera, ma si è arenata in Senato, e prevederebbe l’obbligo di chiusura in 12 giornate festive e religiose: Capodanno, Epifania, 25 aprile, Pasqua, Pasquetta, 1 maggio, 2 giugno, Ferragosto, Ognissanti, Immacolata, Natale e Santo Stefano.
Mi chiedo: la politica cosa aspetta a concludere un lavoro deciso per “regolamentare” la “deregulation” di Monti, tra l’altro già in fase di conclusione?
I fatti accaduti nei giorni scorsi presentano due facce che io non condanno perché ambedue vittime di regole legislative mal impostate dall’inizio e a zero rimedio per inerzia: se al commercio (e per commercio intendo tutto il settore che sia negozio singolo o inserito in un centro commerciale) viene riconosciuto il diritto di apertura 24 su 24 e a libera scelta orari, ovviamente poi tutto ciò che ne consegue è legittimato dalla “deregolamentazione”. Hanno pure ragione i dipendenti però: i diritti dei lavoratori in Italia sono in ‘contrazione’ costante da molti anni, a partire dalla cancellazione della scala mobile a scendere in una china di non ritorno. Oggi sono “carne da macello” e senza tutele.
Nel caso specifico del commercio però, se la politica avesse espletato il proprio dovere completando le modifiche in atto dal 2014/15 certe tensioni oggi però non ci sarebbero state. Il tempo da dedicare alla famiglia è comunque sacrosanto, non solo per i lavoratori dipendenti ma anche per gli imprenditori e/o direttori generali di certe catene commerciali.
Le festività religiose e civili (12 su 365 giorni nel corso dell’anno) è proprio necessario utilizzarle per andare a fare compere? I politici le feste in famiglia non se le negano di certo: lo stesso diritto devono avere anche quei lavoratori che non fanno parte dei servizi di pubblica utilità.
Questa mia opinione sulla vicenda è suggerita dalla presa di posizione dei politici nostrani a favore dei lavoratori a cui chiedo: nella profonda foresta partitica del tutti contro tutti, attaccati a resistenti liane per non perdere la posizione di potere (poco o tanto) che vi siete conquistati, di regolamentare nel tempo minor possibile tale disordine normativo creato da Monti a nessuno è venuto in mente? Sono convinta che i lavoratori del vostro interessamento e solidarietà pubblica come vetrina utile solo a vostro vantaggio se ne fanno nulla di nulla, è solo aria fritta e di immagine, come la presenza del “simpatico” neanche quando sorride Gad Lerner, in posa fotografica fra i manifestanti.
A seguire ho preparato una panoramica con titoli e link della solidarietà di “lor signori”, da tenere come pro memoria, e saremo a vedere se riusciranno entro Natale 2017 a regolamentare le future chiusure dei giorni in questione.
Iniziamo con un politico che ha coperto ruoli importanti sul lavoro: “Cesare Damiano con i lavoratori dell’Outlet. Condivido le loro ragioni”. Il personaggio citato è Presidente della commissione Lavoro della Camera che ha espresso solidarietà ai lavoratori dei negozi dell’Outlet Mc Arthur Glen di Serravalle. Il link del suo curriculum ha lo scopo di dimostrare che da sempre si occupa del settore lavoro, se i risultati sono questi siamo ben messi.
Proseguo: “Il nostro sostegno ai dipendenti dell’Outlet di Serravalle”. Questo sostegno arriva da Daniele Borioli, oggi senatore del PD renziano alessandrino.
E ancora, “Gruppo Regione Piemonte di Articolo 1 – MDP solidale con i lavoratori dell’Outlet di Serravalle”: questa è una “costola” del vecchio PD che non si riconosce più nel partito “padre” con a capo il senatore Federico Fornaro e il documento firmato dai consiglieri regionali Valter Ottria e Silvana Accossato.
Dopo tanta solidarietà per la vicenda arriva proprio nel giorno di pasquetta una luce di speranza: “Fornaro (MDP): “Dopo lo sciopero dei lavoratori dell’Outlet si apra dialogo sindacale” .
Il senatore Fornaro a Roma potrebbe avere vita dura, avere contro le lobby del sistema finanziario formato dalle grandi catene commerciali ed essere in difficoltà avendo scelto di stare al di là del PD renziano.
Considerato che è il primo che offre impegno, gli regalo una chicca da utilizzare su un alto potente “papavero” del Governo, per ricordagli su come la pensava quando era solo un sindaco. Gennaio 2012, Graziano Delrio è ancora sindaco di Reggio Emilia e questo articolo uscito al tempo del governo Monti è tutto da leggere: “Orari commercio, Delrio ai sindacati: Rispettare festività”. Graziano Delrio dal 2013 ha ricoperto cariche ministeriali con Letta, a seguire con Renzi, oggi con Gentiloni. In quattro anni è salito sui più alti gradini del potere e si è dimenticato del pregresso. Non ha fatto nulla neppure lui su un problema tanto sentito nelle vesti di sindaco! Ma grazie al web, e svicolando dalle bufale, tutto si sa e nulla viene cancellato.
Graziella Zaccone Languzzi – Alessandria