Apprendiamo dalla stampa che la campagna volta a pubblicizzare la dispendiosa, inutile e dannosa opera del Terzo Valico si arricchisce di un nuovo appuntamento. Giovedì 6 aprile, alle 18,30, all’istituto Nervi-Fermi di Alessandria, scenderanno in campo i massimi esponenti di Asl, Arpa e dei vari settori pubblici coinvolti (sembrerebbe però nessuno del Comune) per spiegare al cittadino come verrà gestito il rischio amianto (e il rischio benzene e schiumogeni? Interesserà mai a qualcuno?)
Questo incontro definito pubblico, ma per partecipare al quale occorrerà prima registrarsi inviando un’apposita mail alla direzione generale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, rientra nella cosiddetta campagna di informazione sulla fibra killer, ed è promosso dal commissario di governo del Terzo valico Iolanda Romano, con il titolo “Gestione del rischio amianto nel territorio del Terzo valico – la parola ai tecnici”.
Le associazioni scriventi ritengono vergognoso che si faccia propaganda in una scuola, anche se fuori orario lezioni, in quanto viene meno il rispetto per l’indipendenza del luogo: davvero in Alessandria non c’era un’altra struttura disponibile?
Non è la prima volta che si cerca di fare promozione per quest’opera nelle scuole: ricordiamo lo spudorato “Progetto Educational per la Scuola Primaria – Destination Europe”, e menzioniamo la recente installazione del monitor “informativo” all’entrata delle scuole elementari di Gavi, protetto da telecamere appositamente rivolte allo schermo, il tutto pagato come al solito da noi cittadini.
Fortunatamente per gli Alessandrini, facciamo presente che la scuola scelta per l’evento si trova in un quartiere in cui la copertura di tetti in amianto è ben diffusa: sul sito di Arpa Piemonte http://webgis.arpa.piemonte.it/amianto_storymap_webapp/ si evidenzia la presenza di amianto nella zona dello Spalto Borgoglio, compreso il vicino Liceo Scientifico Galileo Galilei.
Fortuna, dicevamo, perché così i cittadini che interverranno all’incontro se pur, noi ne siamo convinti, resteranno scettici sulle rassicurazioni fornite sull’opportunità di portare in Alessandria rocce da scavo contenenti amianto ed altre sostanze pericolose, avranno l’opportunità di rivolgere alle istituzioni questa semplice domanda: quando si troveranno i soldi per proteggere la salute dei nostri studenti e bonificare i tetti delle loro scuole?
Riteniamo, inoltre, quanto meno scandaloso che si faccia propaganda a un’opera inutile che estrae rocce asbestiformi da una montagna e che quindi contribuisca ad aumentare il problema della gestione dell’amianto, tanto più in un capoluogo di provincia che ha conosciuto una delle più gravi crisi ambientali dovute proprio all’amianto.
Chiediamo ancora una volta di fermare il Terzo Valico e di dirottare i fondi alla bonifica dall’amianto e alla messa in sicurezza degli edifici pubblici, in primo luogo le scuole!
#FUORIDALTUNNEL
Legambiente Val Lemme
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Legambiente Ovadese e Valle Stura
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Alessandria No Amianto dal Terzo Valico
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Pro Natura Alessandria
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