Nel primo pomeriggio di domenica l’Alessandria Calcio ha diramato sul proprio sito un comunicato in cui si stigmatizza il comportamento tenuto da alcuni tifosi grigi alla fine dell’incontro disputato sabato al Moccagatta contro il Giana Erminio.
Oltre al tentativo di invasione di campo a fine partita è stata messa in atto una dura contestazione nei confronti di squadra e Società che ha obbligato giocatori, staff tecnico e dirigenti a lasciare lo stadio sabato scorso solo dopo le 23.
Ritengo che certi atteggiamenti da parte di una parte residuale della tifoseria mandrogna siano da condannare senza attenuanti. A vedere quella partita c’erano quasi 4.000 tra sportivi e tifosi grigi. Penso quindi che la storia, il lavoro e gli obbiettivi sportivi dell’Alessandria Calcio abbiano un senso, tanto più in un campionato complesso come l’attuale, solo se un’esigua minoranza di intransigenti non diventino l’emblema di una tipologia di tifo che, credo, non appartenga e non sia mai appartenuta alla cultura sportiva alessandrina.
Ci stanno la delusione, la diffidenza, i fischi, la rabbia, le critiche.
Al contrario il clima creato nel post partita sabato scorso non è sport, non è calcio e, soprattutto, non c’entra nulla con la nostra città. Chi ha paura a dirlo o a scriverlo faccia il pesce in barile, io, in qualità di tifoso da cinquant’anni né voglio né posso permettermelo.
Ecco il testo completo del comunicato dell’Alessandria Calcio:
“La società tutta, dal Presidente ai giocatori, dallo staff ai dipendenti esprime la propria forte contrarietà all’atteggiamento tenuto da parte della tifoseria al termine della partita contro la Giana Erminio. Nessuna persona, siano essi atleti, personale dello staff, dirigenti o dipendenti di qualsiasi squadra di calcio o di qualsiasi sport “merita” un trattamento di questo tipo.
Comprendiamo la delusione di tutti i 4000 spettatori. Accettiamo i fischi e l’abbandono dell’impianto ben prima del fischio finale, ma non tolleriamo, e non tollereremo mai altre manifestazioni simili a quella accaduta ieri.
Per ritrovare la necessaria e indispensabile concentrazione la squadra sarà in ritiro da oggi per preparare la trasferta di martedì prossimo con la Carrarese. In questo momento l’impegno di tutti deve essere concentrato esclusivamente sulla necessità di superare queste ore, senza le contrapposizioni e le manifestazioni intolleranti che non possono far altro che allontanare la squadra e parte della tifoseria dall’unico obiettivo che la società, giocatori in testa, vuole raggiungere”.