L’accordo sulla ex ATM, con l’arrivo di un socio privato che controllerà circa l’85% della nuova azienda di trasporto alessandrino su gomma, non piace alla Lega Nord cittadina, e al candidato sindaco del centro destra Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che ci vedono tutti i segnali di una ‘svendita’ di fine mandato del patrimonio pubblico, e chiedono quali garanzie esistano per dipendenti, cittadini e qualità del servizio.
“A seguito dell’acquisizione della fallita Atm da parte della società nata dalla partnership tra Amag Mobilità e Line Pavia – dice una nota – Lega Nord Alessandria sottolinea l’assoluta priorità della tutela dei lavoratori, vista l’incertezza rispetto alle modalità del passaggio dei dipendenti dalla vecchia alla nuova società.
Si potrebbe prospettare, infatti, una difficoltà nell’ottenere le legittime spettanze in quanto sia il Trattamento di fine rapporto che altre somme restano in capo alla vecchia società che versava in pessime acque.
La fallita Atm, oggi, su quali reali risorse può contare per fare fronte ai creditori e ai lavoratori? Il fondo di solidarietà dell’Inps garantirà tutti i dipendenti?
In questo momento non vi sono poi precise garanzie del mantenimento di un capillare servizio di trasporto pubblico e il potenziamento del parco mezzi è una ‘promessa’ della nuova società.
Garantire e migliorare il trasporto pubblico è fondamentale e, anche se l’Amministrazione comunale ha deciso di cedere la maggioranza della società, pur conservando una quota di garanzia rispetto alle decisioni di straordinaria amministrazione, deve potere avere un ruolo determinante nelle scelte amministrative e organizzative. L’obiettivo, perciò, risulta particolarmente impegnativo e, forse, anche di non facile realizzazione.
Occorre sottolineare che il privato ha la maggioranza, quindi l’Amministrazione comunale non ha potere decisionale, tranne che per questioni di straordinaria gestione.
L’operazione, infatti, potrebbe avere anche conseguenze sull’organizzazione del servizio. L’azienda privata, poi, potrà usufruire solo in parte del trasferimento di risorse pubbliche, quindi per quadrare i conti si potrebbe determinare una ricaduta sulla qualità e sui costi del servizio, oltre che sulla gestione dei parcheggi, ammesso che non vengano svenduti per ragioni di cassa”.
Tocca poi direttamente al candidato sindaco Cuttica rincarare la dose, e chiarire ulteriormente: “Rita Rossa che, proprio per le sue scelte amministrative, ha la corona di sindaco meno amato d’Italia, ritiene eticamente ed amministrativamente corretto stravolgere l’impostazione del servizio di trasporto pubblico cittadino, passandolo, a fine mandato, ai privati?
L’operazione è molto delicata ed importante per la città – Alessandria deve tornare a crescere e avere obiettivi a lungo termine e la questione trasporto pubblico e dei parcheggi è un ‘pacco’ fragile che la prossima amministrazione potrebbe, quindi, dover gestire senza la possibilità di intervenire sulle decisioni. Per noi rimane, comunque, fondamentale la tutela dei dipendenti, del servizio e dei cittadini che non devono caricarsi di altri oneri.
Chiederemo, infine, con il nostro capogruppo in Consiglio comunale, Roberto Sarti, che il sindaco Rita Rossa illustri con chiarezza i termini della cessione e, soprattutto, dia prospettive precise e inequivocabili sul futuro del servizio di trasporto pubblico e dei parcheggi in città. Gli alessandrini devono sapere che cosa li aspetta. La cessione a privati di un servizio pubblico, di fatto, snatura l’essenza stessa della parola servizio!”