In data 27-03 u.s. si è tenuto nella sede Telecity spa ad Assago (MI) il secondo
incontro in merito la procedura di licenziamento collettivo che prevede l’esubero di 69 lavoratori divisi fra le 5 sedi delle società del gruppo.
Dopo il primo sterile incontro del 13/03/2017 anche il secondo non ha avuto miglior sorte. Le posizioni rimangono terribilmente distanti e pare impossibile superare le difficoltà che l’assenza fisica della proprietà determina al tavolo. Purtroppo è un chiaro segnale anche questo: la proprietà ha incaricato uno studio legale (LabLaw) di Milano di trattare a suo nome. Ciò ha comportato dannosi ritardi negli esiti della discussione. Avere di fronte un soggetto competente in tema di procedure ma non autorizzato a prendere decisione alcuna senza prima essersi confrontato con chi invece questo potere possiede ha creato una difficoltà inedita e reso, per noi volutamente, meno efficace la trattativa.
Riteniamo gravissimo questo comportamento dato che si sta trattando del futuro di decine di posti di lavoro.
Le organizzazioni sindacali hanno ricevuto nel corso dell’incontro uno scarno e generico piano industriale che hanno ritenuto gravemente insufficiente e non decisivo, come al contrario ci si augurava, ne al rilancio aziendale ne alla discussione in atto, pertanto è stata reiterata la richiesta di parte sindacale di ricorrere ad un ammortizzatore sociale (ancora a disposizione) di qui alla fine dell’anno che conceda maggiori tutele alla forza lavoro e tempo all’azienda affinchè produca un piano editoriale credibile e sul quale aprire un serio ragionamento in merito all’inevitabile riorganizzazione.
Purtroppo dobbiamo rilevare che molto probabilmente la sorte industriale delle tv,
come dei posti di lavoro ad esse legati non siano una priorità di una proprietà distratta da altre e diverse iniziative imprenditoriali.
La prima fase della procedura, fase nella quale ci si augura di trovare un accordo, è agli sgoccioli. Determinante sarà l’incontro previsto per il prossimo 3 aprile.
Chiaro che se l’impostazione tenuta dall’azienda al tavolo non darà spazio a
mediazione alcuna e il tutto si risolverà in un mancato accordo, le organizzazioni sindacali non staranno ad attendere le lettere di licenziamento che produrranno decine di contenziosi legali ma daranno il via a numerose iniziative di lotta coinvolgendo anche 7GOLD sinora risparmiata dalla diatriba e come accaduto sinora, continueranno a coinvolgere politica e istituzioni. Telecity e le professionalità che contiene sono un patrimonio troppo grande perchè il tutto si risolva nel silenzio e senza lottare.
Marco Sali
SLC CGIL (segr. Gen. Prov.)