“Lavorando seriamente, senza mai svendere i valori in cui credi, i risultati arrivano sempre. La Lega in Piemonte (e anche altrove ovviamente: ma io parlo del territorio di cui mi occupo) sta facendo così: e i piemontesi lo hanno capito benissimo”. Riccardo Molinari, segretario nazionale della Lega Piemont, è alessandrino doc, e giovedì scorso è toccato a lui a Palazzo Ghilini annunciare l’ingresso nella coalizione di centro destra, per le prossime amministrative di Palazzo Rosso, di Gianni Barosini, con le ‘truppe’ di SìAmo Alessandria.
“Da mesi lavoriamo per unire il centro destra, e con Barosini c’è stato un confronto serio e trasparente, sul metodo ma soprattutto sui contenuti e sugli obiettivi comuni, per rilanciare Alessandria: è il benvenuto, sarà un tassello importante della coalizione”. Però, oltre ad inquadrare la situazione alessandrina e le sue ‘peculiarità’ (dalla corsa solitaria di Emanuele Locci alle annunciate primarie di Fabrizio Priano), con Molinari è interessante ‘alzare il tiro’, e guardare a tutto lo scenario piemontese e nazionale, per capire come la Lega di Matteo Salvini (di cui Molinari è stretto collaboratore) si appresta a giocare non solo l’importante ‘partita’ delle amministrative, ma anche a proporsi come forza trainante di tutto il centro destra, in vista delle elezioni politiche del 2018 e, per noi in Piemonte, delle regionali del 2019. Tra l’altro Salvini è atteso, sabato 8 aprile, per una intensa ‘full immersion’ piemontese, che comincerà a Torino e si concluderà, la sera, proprio con a casa nostra: prima ad Acqui Terme e poi ad Alessandria.
Molinari, l’altro giorno in Provincia, alla presentazione di Gianni Barosini, siete apparsi tutti ‘su di giri’: siete davvero convinti di poter conquistare Palazzo Rosso?
Dobbiamo, assolutamente. I risultati della gestione Rossa sono sotto gli occhi di tutti: una città fantasma, in cui serpeggia una rassegnazione inaccettabile, e in cui l’unica speranza per i ragazzi e le ragazze che hanno voglia di fare è andarsene. Le pare si possa continuare così? D’altra parte i grillini sono un salto nel buio che davvero dobbiamo evitare, altrove stanno mostrando tutti i loro limiti, e la completa mancanza di cultura politica.
Il centro destra invece saprebbe ridare quello slancio che oggi in effetti nessuna persona in buona fede riesce a percepire? E come?
Metteremo in campo, in questi due mesi in campagna elettorale, e da giugno nella squadra di governo della città che affiancherà il nostro sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il massimo di entusiasmo, e di competenze. Puntando su alcune priorità chiare, che sono quelle che oggi qualunque alessandrino sottoscriverebbe: lavoro, sicurezza, sviluppo.
Facile a dirsi, Molinari. Poi però un sindaco fa per forza i conti con la realtà nota: risorse scarse, potere decisionale sempre più ridotto…
Verissimo: ma se ci sono idee e progetti, si cercano poi le modalità per concretizzarli. In questi cinque anni ad Alessandria non mi pare sia accaduto: la comunità alessandrina è sconfortata, quasi rassegnata. La sindaca, pur godendo di un ‘sistema di relazioni’ legato al suo partito, da Roma a Torino, si è limitata a farsi prestare ingenti risorse dalla Cassa Depositi e Prestiti: prestare, non regalare. E tocca agli alessandrini ora restituire tutto. Per il resto, calma piatta. Vogliamo parlare di lavoro?
Prego….
Tanti miei coetanei, e ancor più i ragazzi e le ragazze più giovani, stanno letteralmente scappando da Alessandria e dintorni. E non lo fanno perché odiano questa terra, che è casa loro: lo fanno perchè le opportunità qui sono davvero ridotte al lumicino, e chi ha capacità e ambizioni non ci sta. Conosco tante mamme che mi fermano per strada, e mi dicono “fate qualcosa, così non si può andare avanti”. E noi lo faremo, creando le condizioni perchè Alessandria non metta in fuga le imprese, come succede oggi, ma torni ad essere attrattiva.
Poi c’è la questione sicurezza, cavallo di battaglia della Lega. Ma le istituzioni parlano di insicurezza percepita: i reati sono tutti in calo, secondo le statistiche….
(sorride, ndr) Certo, ne siamo tutti lieti: peccato che le cronache quotidiane ci raccontino una storia diversissima. Cito come emblematico il caso del parcheggio di piazza Berlinguer, di fronte all’ospedale. Da diversi anni, anche con azioni di sit-in permanente, la Lega denuncia la gravità della situazione, che peraltro riguarda ormai quasi tutti gli spazi pubblici cittadini. Ora sembrano essersene accorti tutti: ma bisogna agire, non parlare.
Per essere al gran completo a questo punto al centro destra mancherebbe solo Locci. Che però pare abbia intenzione di partecipare alle primarie indette da Fabrizio Priano…
E dove le fanno le primarie, nel cortile di casa? Battute a parte, è evidente che fare delle primarie da solo vuol dire da una parte sminuire lo strumento che per settimane è stato oggetto del dibattito tramutandolo in farsa, dall’altra perseverare nel non confluire nella coalizione di centrodestra a sostegno di Cuttica, anteponendo le proprie legittime ambizioni personali all’obiettivo comune di scalzare il Pd dalla guida della città. Questa è una cosa che nessun elettore di centrodestra comprenderebbe, perchè si spiegherebbe solo con la volontà di aiutare il Pd…
Intanto sabato 8 aprile si avvicina Molinari: sale l’attesa per il vostro convegno a Torino, Riprendiamoci il Lavoro. La Lega che passa dalle piazze ai convegni che segnale è?
La Lega rimane il partito del popolo del Nord, sempre fra la gente, a fare battaglie ogni volta che serve. Ma ci sono temi, come quello del lavoro, e dei diritti dei lavoratori, che vanno affrontati insieme agli esperti, e noi per fortuna ne abbiamo tanti, e seri.
Però in Lingotto a Renzi lo hanno dato, a voi no….
(sorride, ndr) Sono solo coincidenze naturalmente: mica vorrà insinuare che lo abbiano messo in manutenzione apposta, proprio quel week end, per ostacolarci? Comunque non ci fermiamo, avremo un’altra location prestigiosa, e soprattutto un parterre di relatori di altissimo profilo.
Quali?
Puntiamo alto: ci sarà il giurista Luciano Barra Caracciolo, presidente della Quinta Sezione del Consiglio di Stato, oltre ad avvocati esperti di diritto del lavoro, docenti universitari e sindacalisti. Un confronto sul tema a tutto campo. Tra i relatori anche l’alessandrino Valerio Malvezzi (già parlamentare della Lega negli anni Novanta, ndr) esperto di tematiche aziendali e bancarie, fondatore di Win The Bank . L’obiettivo è una mattinata di lavori di alto profilo, capace di inquadrare la tematica centrale del lavoro in tutte le sue implicazioni giuridiche, legali, economiche.
Tutti però, diciamocelo, aspettano Matteo Salvini: ‘il capitano’ ci sarà?
Assolutamente sì. Matteo chiuderà la mattinata di lavori, e poi lo avremo con noi fino a sera inoltrata. Prima ci sarà un appuntamento ad Asti, poi alle 18 arriveremo in provincia: alle 18 ad Acqui Terme, dove sosteniamo il sindaco Bertero, e alle 21 qui ad Alessandria (dove Salvini fa sempre il ‘tutto esaurito’, per tradizione, ndr), probabilmente in Sala Ferrero, a dialogare con il nostro candidato sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Faremo comunque comunicazioni ufficiali appena saranno definiti i dettagli.
Quali aspettative elettorali avete, in Piemonte?
Altissime: il vento del cambiamento soffia sempre più forte, e le amministrative di quest’anno sono una tappa intermedia fondamentale che ci consentirà poi, nel 2019, di mandare a casa Chiamparino e la sua maggioranza. Stanno ‘fiaccando’ il Piemonte su tutti i fronti: sanità, trasporti, sicurezza, lavoro. Fra due mesi si vota in tre capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Cuneo), e in tanti altri centri importanti. Cito Acqui Terme, Mondovì, Savigliano, ma anche Omegna, Grugliasco, Caselle, diversi comuni della Val Sesia. Sono territori che come segretario della Lega Piemont visito costantemente, anche diversi tra loro, ma con una costante: il desiderio di ripartire, di reagire a questa condizione di marginalità a cui il Partito Democratico ha ridotto le periferie. E l’alternativa è il centro destra a guida Lega, non certo i 5 Stelle. Comunque avremo modo di riparlarne: prima delle elezioni proporremo un grande evento piemontese tutto dedicato alle amministrazioni locali, e l’obiettivo è cercare di organizzarlo proprio ad Alessandria.
Ettore Grassano