1) Gite scolastiche in sicurezza. E’ giunta la stagione delle gite scolastiche, bene che se ne parli, bella iniziativa! Ogni volta che si prospetta per i miei nipoti una gita scolastica, mentre per loro è entusiasmo per noi nonni è apprensione. Quindi un plauso alla scuola media G. Pascoli” di Valenza, la cui dirigenza si è presa a cuore il problema, affrontandolo con un incontro dal titolo: “In gita sicuri”, coinvolgendo venerdì 3 marzo nella sala d’onore del Comune di Casale Monferrato i Presidi delle Province di Alessandria, Asti e Vercelli con tutti i protagonisti della filiera dei trasporti. C’erano Polizia Stradale, ANAV (associazione che raggruppa le aziende dell’autotrasporto viaggiatori), Motorizzazione Civile, MIUR, ma anche aziende private che producono e utilizzano pullman come Scania, Irizar e Gruppo Stat, per far conoscere alcune “attenzioni” quando i ragazzi delle scuole partono per le gite. Il controllo dei mezzi utilizzati in provincia nel 2016 ha dato questi risultati: 57 pullman controllati, constatando 13 violazioni. “Un tema strategico” per il Sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti, dopo i saluti introduttivi. il Preside della scuola media “G.Pascoli” Maurizio Carandini ha annunciato il cuore del messaggio: “Il prezzo più basso non sempre è qualità certa”. Il link de “Il Monferrato” può spiegare le motivazioni e gli interventi.
Ho voluto dare importanza ad un tema di cui si parla solo quando dai media si apprendono notizie di incidenti, e a volte di tragedie. Oltre all’errore meccanico, incombe l’errore umano, come il colpo di sonno dell’autista, che deve avere una buona salute, non essere amante dell’alcool e affini, deve essere riposato e non deve essere mai solo. Meglio due autisti che si alternano con giusto tempo di riposo se i viaggi sono lunghi.
Voto: 9
2) Regione Piemonte sulla Sanità nella provincia di Alessandria. Viviamo (anzi, subiamo) in questi anni una gestione a mio parere alla “carlona”. Faccio una panoramica di questo mese di marzo 2017 e andiamo per ordine: ai primi di marzo il sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti scrive all’assessore regionale alla sanità Saitta: “Caro Assessore Saitta, se 4 ore di attesa per una prenotazione e 4 mesi per una visita in ospedale per lei sono normali”. Questa è una corretta presa di posizione più che legittima di un sindaco che per i suoi cittadini si è resa disponibile a mettersi contro i “pezzi da novanta” del PD regionale, mentre persino due suoi consiglieri hanno lasciano l’aula consiliare togliendole l’appoggio. L’appoggio Titti Palazzetti l’ha avuto dalla minoranza: “Centrodestra a Casale l’abbandono del consiglio da parte di esponenti PD è stato un atto di tradimento verso la città”. Chiudo la parentesi di Casale Monferrato e apro altra news su una domanda che pone il candidato sindaco M5S ad Acqui Terme, Lorenzo Lucchini: “Perché stanno smantellando l’ospedale di Acqui Terme?”. Faccio notare che sull’Ospedale di Acqui Terme il sindaco Enrico Bertero si è battuto per molto tempo come un leone. Ora però arrivo al punto ancora più interessante: nell’ultimo anno e oltre non mi è parso che il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere abbia mai lamentato ‘tagli’ al suo ospedale, e questo fa pensare che Novi non abbia subìto la “mannaia” regionale. Però nei giorni scorsi la notizia che arriva da Matteo Morando, coordinatore di Circolo PD Novi Ligure, è la seguente: “L’ospedale di Tortona semivuoto e quello di Novi al collasso. Il PD novese critica le scelte della Regione (Guidata dallo stesso PD)”. Basta leggere l’articolo per capire che Novi “scoppia”, mancano letti, gli accessi sono troppi, per cui si chiede che al San Giacomo vanno trasferiti attrezzature, personale e fondi risparmiati con la chiusura di diversi reparti degli ospedali di Ovada e Tortona. Ma allora, lassù sul tetto del grattacielo di Fuksas, hanno idea di come sono piazzati gli ospedali e i pazienti del territorio alessandrino? Perché non un passo indietro e ridare agli ospedali zonali ciò che è stato tolto per un buon servizio di sanità?
Voto: 2
3) Italia, un paese di “farlocchi”, e mi riferisco a chi ci s-governa oggi, e ci ha s-governato negli ultimi dieci anni.
Giovedì 2 marzo controlli straordinari della Polizia di Alessandria contro l’accattonaggio, e su 29 persone identificate 22 erano straniere. Le forze dell’ordine nei vari controlli si sono occupate soprattutto dell’ampio parcheggio Berlinguer davanti all’Ospedale civile, ‘fermando’ un nigeriano gravato da diversi provvedimenti di espulsione. Si legge che una volta conclusi gli accertamenti all’Ufficio Immigrazione l’uomo è stato condotto da una pattuglia della Guardia di Finanza al C.I.E. di Torino per il successivo allontanamento dal territorio nazionale. Ma sappiamo benissimo che tale allontanamento è improbabile che accada. Ma che razza di metodo tutto italiano: come strumento di espulsione si utilizzano dei ‘pezzi di carta’ definiti fogli di via, consegnati a persone che ‘se ne fottono’ altamente delle nostre regole, e quei fogli li cestinano appena girato l’angolo.
Quasi sempre questi individui con numerosi decreti di espulsioni dall’Italia e anche ordini di cattura per condanne continuano a vagare sul nostro territorio, fino a che ripresi vengono ‘parcheggiati’ in qualche centro di identificazione ed espulsione, da cui poi nuovamente fuggono, e la giostra continua. Intanto nonostante gli accordi del nostro s/governo farlocco con la Libia, l’esodo continua, e i profughi in fuga da guerre e persecuzioni sono sempre più una minoranza.
Dopo un anno record di sbarchi in Italia dalla Libia soprattutto di migranti economici provenienti dai paesi sub sahariani, è lecito chiedersi a cosa serva spendere miliardi in pattugliamento, accoglienza e gestione quotidiana senza una strategia complessiva, se non ad indebitarci ancora di più, mentre quelle risorse potrebbero e dovrebbero essere utilizzate per lo sviluppo del nostro paese. Intanto veniamo pure bacchettati dal Consiglio d’Europa: “Migranti, Strasburgo “bacchetta” l’Italia: Male in accoglienza e rimpatri”. Il Consiglio d’Europa invece di bacchettare, invii uno staff di “capaci” di alto livello UE a coordinare gli “incapaci” di casa nostra.
Voto: 2