Oria Trifoglio (Quarto Polo): “Sarà una campagna elettorale in mezzo alla gente, per capire cosa vogliono davvero gli alessandrini”

Oria Trifoglio (Quarto Polo): “Sarà una campagna elettorale in mezzo alla gente, per capire cosa vogliono davvero gli alessandrini” CorriereAl“Il primo giorno di campagna elettorale? Ho operato, come sempre: ma ora ci si mette al lavoro, per Alessandria e per gli alessandrini”. Se il buongiorno si vede dal mattino, la candidatura a sindaco (per il Quarto Polo – Patto per Alessandria) di Oria Trifoglio, direttore della struttura di ginecologia dell’Ospedale di Alessandria, nasce sotto i migliori auspici.

“Posso dire che non mi aspettavo tutto questo entusiasmo, e questa attenzione mediatica? Ben vengano però, se rispondono ad una effettiva richiesta di cambiamento, e di azione vera e concreta per la città”. L’impressione, conversando a tu per tu con Oria Trifoglio, è che una donna così sia abituata ad impegnarsi in un’attività non ‘tanto per partecipare’, ma sempre per incidere davvero. E che attorno a lei si stia mettendo in moto un pool di ‘energie’ (a partire dalla sua collega e amica Gabriella D’Amico, altra figura di spicco della sanità alessandrina, che non ha dubbi: “Oria è la persona giusta per far rinascere davvero Alessandria”) che potrà generare effetti tutt’altro che marginali. E’ un fatto che in questi giorni, ovunque in città, se citate il suo nome, trovate qualcuno che sorride e dice “eh, Oria ha fatto nascere i miei figli”, quasi sottintendendo “praticamente è una di famiglia”. Provate a fare mente locale su quanti politici siano in grado di suscitare reazioni simili, e traete le vostre conclusioni.

Felice Borgoglio, vero regista del progetto Quarto Polo, e della candidatura di Oria Oria Trifoglio candidata sindaco del Quarto Polo: “Alessandria mi ha dato tantissimo: nei prossimi cinque anni vorrei vederla rinascere” CorriereAl 1Trifoglio, mercoledì scorso alla presentazione ufficiale della candidata alla Casa di Quartiere sorrideva soddisfatto, e ora aggiunge “stiamo preparando un altro paio di colpetti niente male, uno a sinistra e uno a destra”. Già così, però, questo Quarto Polo di ‘scompiglio’ ad Alessandria pare averne suscitato parecchio: e tra le fila del PD anche un po’ di apprensione, emersa talora in maniera anche un po’ ‘scomposta’.

Proviamo allora a capire un po’ meglio chi è Oria Trifoglio, e perché mai ha accettato una sfida oggi così ‘impopolare’, ma anche stimolante.

 

 

Dottoressa, ma chi gliel’ha fatto fare?
(sorride, ndr) La passione, come sempre nelle scelte importanti della mia vita, dall’impegno come medico al volontariato che con mio marito e altri amici porto avanti nel ‘nostro’ ospedale in Madagascar dal 2004. Ma una passione razionale, legata ad un progetto concreto di rilancio della nostra città. Ci credo davvero insomma, e sono stata contattata da persone che ci credono quanto e più di me: perché non provarci, a questo punto della mia vita? Alessandria e gli alessandrini mi hanno dato tanto, io amo questa comunità: se posso restituire qualcosa, perché no?

Lei a Palazzo Rosso ci è già stata, per un anno e mezzo: prima giunta Oria Trifoglio candidata sindaco del Quarto Polo? PD 'rossiano' in subbuglio CorriereAl 1Rossa. Partiamo da lì…
Un’esperienza molto positiva, e intensa. Mi ha consentito, grazie a deleghe come salute, welfare, politiche sociali e pari opportunità, di comprendere in maniera approfondita quanto ampio e crescente sia il disagio nella nostra città. Abbiamo provato ad intervenire in maniera concreta, che è l’unico modo che conosco: ricordo il progetto odontoiatrico, e le iniziative di contrasto alle violenze sulle donne. Che non vuol dire solo stupro, o pestaggi: ci sono tante forme subdole di violenza e arroganza che ancora oggi le donne sono costrette a subire, e non si fa ancora abbastanza per farle emergere.

Poi però si è dimessa: solo incompatibilità professionali? Sa bene che si parlò anche di altro, parlamentarie del PD che non andarono come forse lei si sarebbe aspettata….
Ecco, facciamo massima chiarezza su due vicende assolutamente distinte, una volta per tutte. Quando arrivò la nomina ad una posizione apicale in Ospedale (direttore della struttura di ginecologia), mi fu detto che il ruolo era incompatibile con quello di assessore, e ne presi atto. A malincuore, ma mi dimisi, perché comunque amavo e amo tanto il mio lavoro, e non me la sentii di rinunciare. La questione delle primarie per la candidatura alle politiche è un’altra vicenda: mi fu proposta a fine 2011, fui lusingata e accettai. Certamente le cose non andarono come mi sarai aspettata, ma non incolpai nessuno, e credo che, col senno del poi, ci fossero alla base scelte diverse, non alessandrine.

Oggi comunque quali sono i rapporti con Rita Rossa, che si accinge a sfidare alle prossime elezioni?
Con Rita ho sempre avuto un ottimo rapporto, mi creda: corretto e trasparente. Tanto che, quando ho ricevuto qualche settimana fa la proposta di candidatura dal Quarto Polo, ho ritenuto opportuno incontrarla, e comunicarglielo. Non avevo ancora deciso di accettare, peraltro. Da lì in poi è partita la reazione mediatica che sappiamo, e non ci siamo più sentite. Ma vorrei fosse chiaro: io non mi candido contro nessuno, men che meno contro Rita Rossa. Mi candido per Alessandria e per gli alessandrini, e lo faccio perché mi è stato proposto un progetto davvero convincente, e con persone di valore.

A proposito: è vero che nella sua squadra ci saranno anche Giorgio Rossa giuntaBarberis, Gianni Ivaldi e Nuccio Puleio? In pratica mezza giunta del 2012….
Barberis credo proprio che sarà della partita, ed è una figura importante, che ha condiviso sin qui il percorso del Quarto Polo. Con Ivaldi e Puleio non ho ancora parlato, ma sono persone con cui ho lavorato bene in passato: speriamo di farlo ancora.

Però una considerazione viene spontanea dottoressa: se la squadra di governo del centro sinistra del 2012 è stata in gran parte ‘sostituita’ strada facendo, sia pur per motivi ogni volta diversi e per scelte personali, significa anche che qualcosa in quel progetto non ha funzionato…
(riflette, ndr) Il contesto era di grande criticità, la vicenda del dissesto (che continuo a credere fosse ineludibile dichiarare: un commissariamento sarebbe stato peggio) ha certamente segnato quel percorso, e condizionato le scelte, e limitato la realizzazione del progetto. Ora credo sia il momento di guardare avanti…..

Renato_BalduzziFacciamolo, ma con un’ultima precisazione politica prima: lei è considerata molto vicina al professor Renato Balduzzi, con cui ha condiviso anche il breve percorso in Scelta Civica. C’è ‘lo zampino’ dell’ex ministro nella sua candidatura?
(guarda il cronista negli occhi, ndr) Mi creda, non ho mai parlato con Balduzzi del Quarto Polo, o della mia candidatura. In queste settimane ho incontrato il figlio Giacomo, questo sì, e lui fa certamente parte del progetto. Zero condizionamenti però: siamo amici, ma questo è un altro discorso.

 

Veniamo ad Alessandria, dottoressa Trifoglio: una città che definire in Cristo strade bucatecrisi è puro ottimismo. Neanche le strade e i marciapiedi in campagna elettorale riescono più ad asfaltarci. Nei sobborghi poi la situazione è un disastro….
Lo so bene: io vivo nella Pista vecchia, e non siamo messi molto meglio. Da oggi siamo pienamente al lavoro, tra gli alessandrini e con gli alessandrini, non per scrivere un libro dei sogni, ma per delineare un progetto concreto, da realizzare a partire da luglio, e da sviluppare nei cinque anni successivi. Incontreremo associazioni professionali e del commercio, sindacati, comuni cittadini. Nei prossimi giorni apriremo la sede elettorale in via Bissati n. 4: nella casa dove sono nata. Lì tutti troveranno la porta sempre aperta, così come saremo noi a muoverci, quartiere per quartiere, paese per paese. Per illustrare il nostro programma, ma soprattutto per ascoltare, e per constatare sul campo quali sono le esigenze reali, e le priorità di intervento.
Da dove partirà davvero, quando sarà sindaco?
Dalla squadra, da una serie di persone capaci e competenti, in grado di fare davvero la differenza. Avendo ben chiaro che ci sono 3 macro direttrici, che si chiamano benessere, organizzazione, valorizzazione.
Smog 2Benessere significa salute e ambiente?
Certo, ed è un tema vastissimo. Salute vuol dire sanità, e qui potremmo aprire un capitolo molto ampio, e lo faremo: perché è vero che il sindaco non ha specifiche competenze decisionali in ambito sanitario, ma è comunque responsabile della salute della sua comunità, in termini di prevenzione e controllo. Quindi c’è tutta la questione inquinamento, qualità dell’aria e dell’acqua, raccolta e smaltimento dei rifiuti.

E anche la questione delle cave per lo smaltimento dei materiali in M5S: "Prescrizioni cava Clara e Buona: chi verifica che siano rispettate?" CorriereAlarrivo dal Terzo Valico: cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, su cui altri sembrano essere più ‘tiepidi’…
Non lo saremo per nulla, anzi saremo inflessibili, pur nel rispetto delle regole, e degli accordi vigenti. Però il controllo su tutto il materiale che entra e transita nel comune è doveroso, e andrà organizzato in maniera rigorosa.

Ecco perchè l'Ospedale di Alessandria merita di diventare IRCCS CorriereAlLa sanità alessandrina è certamente di buon livello, pur con alcune ‘crepe’ anche dettate dai ‘tagli’ degli ultimi anni. L’ospedale di Alessandria però strutturalmente e logisticamente ha i suoi limiti: ne avremo mai uno nuovo?
Il progetto del nuovo ospedale, di area vasta e non solo alessandrino, è assolutamente interessante. Ma siamo onesti: i tempi della sua eventuale realizzazione non potranno essere brevi. Fondamentale è quindi la valorizzazione e ottimizzazione dell’esistente: e dal momento che ci lavoro, e ‘tocco con mano’ ogni giorno, mi lasci sottolineare che il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Giovanna Baraldi, ha svolto in questi ultimi due anni un lavoro straordinario: cito l’esempio più eclatante, che è l’apertura del nuovo blocco operatorio, che aspettavamo da vent’anni. Ma chi lavora in ospedale sa che sono tantissimi i progetti migliorativi già realizzati, o in corso.
Per organizzazione invece cosa intende?
Intendiamo da un lato la gestione interna della ‘macchina’ comunale, e della Amag gruppomultiutility. Dall’altro il piano del traffico, e la fruibilità di città e sobborghi. Pensando in primo luogo al rilancio del commercio di prossimità, che significa non solo sviluppo economico, ma anche sicurezza e qualità della vita per tutti. Cosa c’è di peggio che una via con negozi chiusi e serrande abbassate? Cercheremo un confronto vero con tutte le associazioni del settore, per mettere in moto un meccanismo virtuoso di rilancio del centro: discutendo senza paura anche di ampliamento dell’area pedonale, se questo può servire a rendere Alessandria più vivibile e accogliente.

Buzzi Langhi: "Quali progetti per la ex caserma Valfrè? Possibili sinergie con l'Università?"Il che porta al terzo asset, la valorizzazione….
Che deve essere intesa in maniera bidirezionale: dal centro alla periferia, e dalla periferia al centro. Penso alle tante strutture pubbliche in disuso, o addirittura in disarmo. Elenco per difetto, certamente: Cittadella, Valfrè, ex ospedale militare, ex sordomuti, ma anche l’ex zuccherificio alle porte della città, che non può rimanere soltanto un enorme esempio di archelogia industriale. E poi anche progetti più piccoli, che già dovrebbero essere stati realizzati: come la demolizione degli ecomostri dinanzi alla stazione ferroviaria, e il recupero dei giardini: un tempo fiore all’occhiello di Alessandria, oggi emblema della decadenza e dell’abbandono.

Per ora dottoressa Trifoglio certamente la attendono tre mesi di intensa campagna elettorale: in famiglia che dicono?
(sorride, ndr) Mia figlia, che fa il medico endocrinologo in Germania dopo una prima laurea in lettere classiche alla Normale di Pisa, ha scelto la strada dell’ironia, mio figlio che è ingegnere aerospaziale, e tendenzialmente più razionale…razionalmente non si spiega la mia scelta. Mio marito invece, medico come me e neo pensionato, ha capito che nei prossimi anni gli impegni non ci mancheranno: ma del resto anche lui, tra volontariato medico e interessi culturali (si è persino iscritto ad un corso di spagnolo!), direi che non ha nessuna intenzione di oziare. I famigliari comunque hanno capito la mia scelta, e la sostengono. A me preme solo una cosa: che anche gli alessandrini comprendano che il mio è un impegno assolutamente disinteressato, e che non sono contro nessuno, ma a disposizione di Alessandria, intesa come comunità di persone. Se decideranno di eleggermi sindaco, sicuramente non mi risparmierò, e ci metterò tutto l’impegno necessario.

 

Ettore Grassano