L’appuntamento con l’ormai tradizionale “Festa della Donna”, che ha perso oggi molto del suo aspetto polemico e con il rischio di essere vissuta in modo consumistico come ormai tutte le feste, è, se la si vuole cogliere, l’occasione propizia per fermarsi e riflettere sul valore della donna a 360°, sul suo essere persona e sull’incredibile apporto, spesso silenzioso ma tenace, alla costruzione del bene comune e della società.
E questa riflessione non può che partire dal ricordo delle conquiste del passato in campo sociale, economico e politico, attraversare il presente per migliorarlo, ponendo l’attenzione alle nuove e subdole discriminazioni e violenze a cui le donne sono soggette e progettare con azioni culturali e politiche un futuro dove sia possibile conciliare famiglia, lavoro e partecipazione nei vari ambiti del vivere civile e istituzionale.
I dati statistici sulla denatalità italiana (e provinciale in particolare), sulle donne vittime di violenza, sui carichi familiari, sulla disparità di condizioni economiche in campo lavorativo, sulla presenza femminile nei ruoli chiave istituzionali e non, sono ancora sconfortanti nonostante gli interventi legislative e le azioni positive poste in essere ai vari livelli. Ma non è ancora abbastanza: occorre continuare e perseverare in questa direzione nel sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica ad assumersi le responsabilità che competono.
Far memoria della Donna in un giorno particolare significa allora avere la possibilità di riflettere sui grandi tesori che ciascuna donna porta con sé: accoglienza, cura, custodia che le permettono di guardare al mondo con occhi disincantati e mani fattive, di conoscere meglio non solo se stessa, ma anche gli altri e di mettersi a dialogare e costruire ponti con tutti e tutto.
Questo enorme potenziale femminile è decisivo per rinnovare la società e le nostre comunità locali ripiegate su se stesse e investire su esso è cosa intelligente e di buon senso.
Per tutti e a ciascuno un compito, difficile ma necessario e bello: riconoscere che la parità uomini donne, donne uomini esiste e che è un bene di tutti, per tutti da attuare e garantire.
Teresa Curino
consigliere comunale Forza Italia Alessandria