Tre problemi che riguardano la casa

Ripresa mercato immobiliare 2Vorrei occuparmi di tre aspetti della tassazione sulla casa, che in Italia è ingiusta e insensata. Pensiamo al proprietario di un alloggio, che vuole affittarlo per rientrare almeno nelle spese: deve trovare l’inquilino giusto, uno che paghi regolarmente l’affitto, la sua parte di spese di amministrazione, che non dia fastidio ai vicini, che non danneggi l’appartamento, che non lo trasformi in un bivacco con musica a tutto volume per gli amici, che non assuma comportamenti che rasentino il codice penale.
Se poi per mille motivi l’inquilino diventa moroso, cominciano i guai; il proprietario davvero ci perde la salute, tra mal di fegato, gastriti, cefalee e altra malattie psicosomatiche.

Un altro enorme e sottovalutato problema è quello della seconda casa.
Il governo crede che la seconda casa sia posseduta a Cortina, Santa Margherita Ligure, Taormina ecc. ma non è così. Il proprietario della seconda casa, a parte un’IMU da capogiro, deve pagare, anche se non consuma, luce gas acqua per il “servizio” fornito: un tempo pagavi solo l’allacciamento, caro, e poi il consumo, adesso c’è pure con l’IVA al 22%, deve pagare i rifiuti anche se non li produce ecc. Eppure la stragrande maggioranza delle seconde case non sono villette in luoghi di villeggiatura: sono l’eredità dei nonni, dei padri, che abitavano in campagna o in paese, mentre i figli per ragioni di lavoro si sono spostati. Niente da fare, non riesci a venderla, non riesci ad affittarla, neppure a regalarla.

In molte frazioni della Val Borbera ci sono i sindaci disperati: decine e decine di case, bellissime, in pietra, completamente da rifare, i cui proprietari emigrati a fine Ottocento hanno lasciato eredi non rintracciabili. Te le danno per un euro, però devi spenderci un capitale per rifare il tetto, gli interni, i pavimenti, gli impianti ecc. A proposito di tetto, alcuni lo tolgono per far accatastare la casa come rudere ed evitare così di pagare le tasse; ma dopo pochi anni un rudere lo diventa per davvero, e magari allora dovrai spendere per rimuovere le macerie.

Esiste poi un terzo problema, che ignoravo e in cui sono inciampato per puro caso. In molte agenzie immobiliari, il cui lavoro è improbo, senza orari, in una giungla di leggi sovrapposte, decine di pratiche e obblighi da ottemperare senza commettere errori, per ricevere come compenso una rata di affitto, compare un cartello per avvertire che se colui che vuole prendere l’immobile in affitto non presenta la busta paga, l’appartamento non gli viene dato.
Attenzione: non mi riferisco solo agli extracomunitari, pensiamo agli alessandrini che da un giorno all’altro perdono il lavoro, poi l’alloggio e rimagono ospitati da parenti e amici, alla ricerca disperata di un appartamento da prendere in affitto.

Ora, poiché le case vuote in Alessandria sono migliaia, accade che qualche padrone di casa se ne approfitti, concedendo l’affitto anche in assenza di busta paga, a prezzi astronomici, magari di case fatiscenti del centro storico, con l’impianto elettrico da rifare, non avendo eseguito quanto previsto dalla legge 46 del 1990, e quindi pericoloso, soprattutto se manca il salva vita interno (e se i fili sono marci o addirittura ancora quelli della corrente a 125Watt), che è tarato diversamente da quello centrale, mi spiegava il cortesissimo Ispettore dei Vigili del Fuoco da me interpellato telefonicamente (esiste un encomiabile Ufficio Prevenzione che fornisce informazioni ai cittadini) è molto più sensibile, scatta subito, e meno male, soprattutto se in casa ci sono bambini che infilano le dita bagnate nella presa. E’ quello che ci fa imprecare quando mettiamo contemporaneamente ferro da stiro e lavatrice in funzione, ma è quello che ci salva la vita: è soprannominato appunto salva vita.

Vengono così talvolta firmati contratti d’affitto con condizioni capestro, del tutto illegittime. La normativa a riguardo è precisa e ineludibile; non si può accollare all’inquilino tutte le spese di amministrazione, che invece vanno suddivise, altrimenti a cosa servirebbero gli Amministratori che compilano i bilanci preventivo e consuntivo? Pretesti pretestuosi per non restituire la caparra versata al momento del contratto, menzogne a volte clamorose, per nascondere le condizioni fatiscenti dell’alloggio. Contratti d’affitto di tal genere sono nulli, perché contraddicono le leggi dello Stato.

Attenzione.  L’Agenzia delle Entrate si limita a registrare via mail il contratto di affitto: registrare non significa approvare; altrimenti dovrebbero leggerseli tutti e compiere una visita ispettiva nell’alloggio per verificare se quanto scritto nel contratto corrisponde a verità. Il che è materialmente impossibile, di quanti dipendenti dovrebbero dotarsi? Non sono competente sul ramo; ho chiesto a un amico avvocato civilista, tra i più noti in città, che cosa potrebbe fare un disgraziato per difendersi da questo che a me pare un vero e proprio ricatto. Mi ha detto che non è ncessaria una denuncia, basta, a seconda dei casi, una segnalazione scritta all’ Ufficio tecnico del Comune, ai Vigili del Fuoco, all’Agenzia delle Entrate, alla Guardia di Finanza: sarà loro competenza decidere in quali casi intervenire e come. Mi sembra un’informazione preziosa.

 

Elvio Bombonato