Legambiente Piemonte, nel corso del 2015, ha più volte fatto conoscere, pubblicamente e in modo ufficiale, ai Cittadini e alla Amministrazione Comunale quali sono le caratteristiche “pregiudiziali” senza le quali, a giudizio dell’Associazione e di molti cittadini della zona, un impianto di questo tipo sarebbe ritenuto non accettabile.
Ad oggi non conosciamo le caratteristiche del progetto definitivo predisposto dalla società EGEA, e crediamo che sarebbe stato certamente meglio se fossero state rese pubbliche prima di organizzare un dibattito sul progetto (previsto per sabato 4 mattina alla ex Taglieria del Pelo).
In ogni caso riportiamo le considerazioni fatte due anni fa, sulla base delle quali valuteremo il progetto definitivo, quando lo conosceremo.
Caratteristiche senza le quali il teleriscaldamento di Alessandria sarebbe ritenuto inaccettabile:
1) Il teleriscaldamento dovrà essere sempre caratterizzato da un bilancio ambientale positivo a livello locale, che andrà valutato separatamente per ciascun tipo di inquinante che possa alterare la qualità dell’aria (NOx, PM10, PM2,5, CO, SOx, ecc), e confrontato con i limiti prescritti pro tempore per l’uso del metano in caldaie condominiali, con dimostrazione a livello di progetto e con garanzia e verifica del mantenimento in tutta la fase di esercizio.
2) Le emissioni di gas climalteranti, confrontate con l’utilizzo del metano nelle caldaie condominiali e dell’energia elettrica distribuita dalla rete, dovranno presentare un bilancio positivo a livello globale, valutato con modalità LCA, positività che dovrà essere dimostrata in fase di progetto, nonchè periodicamente verificata, e mantenuta per tutta la fase di esercizio.
3) Deve essere garantito, in modo irreversibile, che anche le eventuali integrazioni future degli impianti di generazione che alimentano la rete di teleriscaldamento assicurino il rispetto delle caratteristiche emissive previste ai precedenti punti 1) e 2).
4) Per tutta la durata della convenzione, il teleriscaldamento dovrà utilizzare come combustibile solo gas naturale, oppure fonti energetiche rinnovabili che, anche a livello locale, non risultino peggiorative per nessun tipo di emissione inquinante.
5) Il prezzo per gli utenti finali dovrà essere sempre mantenuto più basso di quello risultante pro tempore dall’utilizzo diretto del metano nelle caldaie condominiali, escludendo l’IVA dal confronto..
Gian Piero Godio
Legambiente Piemonte e VdA Settore Energia