L’incontro di Acqui ha dato il via alle Assemblee di Zona di Confagricoltura Alessandria

Brondelli

Nella mattinata di venerdì 17 febbraio si sono avviate le Assemblee di Zona di Confagricoltura Alessandria, appuntamento sempre atteso dagli associati dell’Organizzazione agricola.

Il ciclo di incontri è partito da Palazzo Robellini nella città termale, dove ha avuto luogo l’Assemblea della Zona di Acqui Terme e Ovada.

Al tavolo dei relatori vi erano il presidente provinciale Luca Brondelli di Brondello, il direttore provinciale Valter Parodi, il presidente di Zona Alessandro Boido e il direttore di Zona Matteo Ferro.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del Presidente di Zona, che ha evidenziato come il lavoro negli uffici sia sempre molto complesso, i funzionari di Confagricoltura hanno approfondito alcuni argomenti di attualità.

In particolare, Marco Ottone, responsabile fiscale di Confagricoltura Alessandria, ha portato all’attenzione del pubblico la Legge di Stabilità 2017 e il Collegato fiscale, focalizzando il discorso sulle misure di maggiore interesse per gli imprenditori agricoli.

Il responsabile sindacale provinciale Mario Rendina è intervenuto sul rinnovo del contratto di lavoro per gli operai agricoli e florovivaistici per la provincia di Alessandria valevole per il quadriennio 2016/2019 e sulla Legge per il contrasto al Caporalato.

“Siamo molto soddisfatti di aver firmato l’accordo tra le Organizzazioni Sindacali di parte datoriale e di parte operaia per il rinnovo del contratto di lavoro il 12 gennaio scorso nella nostra sede di Confagricoltura Alessandria, istituendo un nuovo livello “f” retributivo minimo di Area” ha commentato Rendina, che ha continuato: “Con l’istituzione di tale nuovo livello minimo retributivo, riteniamo di aver contribuito in modo significativo a migliorare sia le condizioni di lavoro degli operai sia il contenimento del costo del lavoro per una parte consistente dei rapporti di lavoro, ma soprattutto riteniamo di aver dato alle aziende una opportunità”.

L’accordo per la provincia di Alessandria – ricordiamo – prevede l’aumento contrattuale del 2% da riconoscere a tutti i dipendenti del settore dal 1° gennaio 2017, la creazione di un nuovo livello retributivo minimo di area contrattuale in sostituzione delle tariffe delle “operazioni di raccolta”. La tariffa oraria lorda concordata per tale nuovo livello retributivo, con decorrenza dal 1° gennaio 2017, è fissata in euro 6,79 (euro sei/79).

Roberto Giorgi, responsabile economico di Confagricoltura Alessandria, ha parlato della Politica Agricola Comunitaria, mentre Marco Castelli, direttore del Condifesa di Alessandria, ha illustrato il Pai, Piano Assicurativo Individuale, istituito nel 2015.

Loris Cei di Intesa Sanpaolo ha esposto le iniziative dell’istituto bancario per il settore agricolo.

L’Assemblea è poi proseguita, come da tradizione, con un attento e vivace dibattito, che ha visto intervenire molti dei presenti in sala: Gianfranco Trinchieri ha partecipato alla discussione con domande prima sul credito, poi sulle fidejussioni e infine sul Brachetto, con un costruttivo “botta e risposta” con Tommaso Boido; Paola Briano ha chiesto delucidazioni sulle comunicazioni trimestrali IVA; Silvio Bragagnolo ha ironizzato sulla “felice” situazione dell’agricoltore di oggi; Renato Bragagnolo ha espresso disapprovazione sui corsi per il rinnovo del patentino; Andrea Viotti ha chiesto informazioni sulla situazione degli ATC; Albina Benzi in Gotta si è domandata come facciano i giovani ad insediarsi, viste le condizioni in cui versa il settore.

Il presidente Luca Brondelli, riprendendo il tema più caro agli associati acquesi, ha concluso: “E’ necessario provare a cambiare le cose, quando non funzionano. Ieri è passata in Commissione Agricoltura la proposta per la creazione dell’Asti secco e del Brachetto Secco. Si è avviato un iter che vedrà dei cambiamenti per questi vini” e ha proseguito: “L’Accordo per il Moscato raggiunto quest’anno era il migliore che si poteva trovare e Confagricoltura si è prodigata per garantire agli agricoltori un equo trattamento economico”.