Ricerca alessandrina Spi Cgil: “I giovani si raccontano agli anziani”. Venerdì mattina incontro alla Camera del Lavoro

Ricerca alessandrina Spi Cgil: "I giovani si raccontano agli anziani". Venerdì mattina incontro alla Camera del Lavoro CorriereAlVenerdì 17 febbraio dalle 9 alle 13, nella sala convegni “A. Marchegiani” della Camera del lavoro di Alessandria, via Cavour 27, si terrà l’«incontro di restituzione» della ricerca condotta da un gruppo di anziani dello Spi Cgil che hanno intervistato una cinquantina di giovani studenti delle scuole superiori.

Sarà la prof.ssa Stefania Fucci, dell’Università del Piemonte Orientale, a dar conto dell’esito di questa singolare ricerca, alla quale ha essa stessa collaborato, supportando il gruppo di anziani sul piano metodologico.

«Si tratta della seconda parte di un progetto – ci dice Claudia Grosso, coordinatrice e animatrice dell’iniziativa – avviato qualche anno fa, che abbiamo chiamato “Dialogo fra generazioni”. Nella prima parte erano gli anziani a raccontarsi ai giovani: questi li interrogavano sulle condizioni di vita nel secolo scorso, e gli anziani raccontavano le loro esperienze, problemi, lotte sociali. In fondo è quanto normalmente accade nelle famiglie dove si incontrano nonni e nipoti. Più impegnativo rovesciare le parti e cercare di conoscere come i giovani vedono il mondo, quali siano le loro aspettative e in quali direzioni intendano muoversi. E questa è stata la sfida della seconda parte».

«Noi pensionati – sottolinea Giancarla Guerci, segretaria provinciale Camera del Lavorod’organizzazione, – crediamo nel dialogo in generale, come tutta la Cgil, e in quello fra le generazioni in modo particolare. Tanto più in questi tempi, quando si alzano voci irresponsabili che sembrano voler contrapporre gli interessi delle diverse classi di età. Senza un nuovo patto tra giovani e anziani non c’è futuro per nessuno. Per questo il nostro sindacato ha sostenuto il progetto e ha cercato il supporto scientifico dell’Università non solo per garantire la qualità della ricerca, ma anche per allargare il dialogo. Oggi abbiamo coinvolto il sindacato, il volontariato, la scuola superiore, l’Università, ma intendiamo andare avanti, perché ci consideriamo parte dell’intera società civile e con essa vogliamo interagire».