La spedizione si sta concludendo, siamo arrivati un paio di giorni fa davanti alla base Mario Zucchelli, dove attualmente sono in corso le operazioni di chiusura e di messa in sicurezza in previsione del lungo periodo di fermo delle attività.
La partenza è prevista poco dopo mezzanotte sperando che il vento catabatico che anche oggi imperversa spirando tra 20 e 30 nodi, e abbassando la temperatura a -7°C nonostante sia una giornata soleggiata, non rallenti le attività.
In questi ultimi due giorni L’Antartide ci ha ripagato, dopo quasi due mesi di vento e di mare mosso, con i primi tramonti e le prime albe che si inseguono nell’arco di un’ora e con la comparsa della luna piena. Due giorni fa alle tre di notte si poteva ammirare a poppa della nave il tramonto del sole e a prua la luna sul Monte Melbourne. Una varietà di colori e di sfumature che neppure le macchine fotografiche tecnologicamente più avanzate sono riuscite a immortalare, e che porteremo però impresse nelle nostri menti e nei nostri cuori.
L’altra sera c’è stato un secondo collegamento skype con l’IT Marconi di Tortona, inizialmente ‘in esterno’ in modo che gli studenti e i docenti potessero condividere con noi almeno in parte queste bellezze.
Noi abbiamo già tolto strumentazioni e provette dal laboratorio, chiuso le casse con i materiali e i campioni ed ora gli spazi che fino all’altro giorno sembravano strettissimi, sono diventati grandi e anche dall’aspetto un po’ desolante.
Nei laboratori sono rimasti solo i pc, e la fatica fisica lascia il posto a quella mentale: occorre terminare l’elaborazione dei dati fino ad ora raccolti, scrivere la relazione dell’attività, sfruttando queste ore di sosta in base con la nave ferma, perché non sappiamo quali saranno le condizioni del mare che troveremo nel viaggio di rientro verso la Nuova Zelanda.
Pur non soffrendo di mal di mare, vi assicuro che non è facile lavorare al computer con le righe che si alzano e si abbassano ritmicamente!
Spero comunque di continuare a mantenere questo filo diretto con CorriereAl nei prossimi giorni, in barba ai 40 ruggenti e ai 50 urlanti che ci apprestiamo ad attraversare! Si parte!