I giorni stanno volando e la campagna può quasi dirsi conclusa. Nei giorni scorsi sono stata impegnata con gli ultimi campionamenti di acqua di mare per il mio progetto.
Sono stati momenti molto faticosi non solo da un punto di vista fisico, ma anche mentale. Le condizioni meteorologiche, che quest’anno non ci sono mai state particolarmente favorevoli, sembravano volgere al peggio.
Le previsioni scaricate sia da siti americani sia europei, non ci lasciavano molte chances di lavoro nella zona di nostro interesse vicino a Cape Adare, nel mare di Ross Settentrionale: venti con velocità di 30-40 nodi all’ora (70-80 km) e mare molto mosso.
In qualche momento non nascondo che il mio inguaribile ottimismo è stato messo a dura prova, i giorni passavano e le condizioni meteo rendevano impossibile prelevare i campioni in quest’area così cruciale per il nostro progetto.
Finalmente, nella notte tra il 6 e il 7 febbraio il capo spedizione ci ha informato che, pure se al limite della sicurezza, avremmo potuto lavorare per alcune ore nell’area. Avevamo stimato che avremmo avuto bisogno di una cinquantina di ore per terminare il lavoro e ne avevamo poco più di 24 a disposizione. Ma non ci siamo arresi e prelievo dopo prelievo siamo andati avanti, strappando campionamento dopo campionamento al vento e al mare, dormendo poche ore.
Abbiamo avuto ragione di crederci perchè alla fine, pur se con grande fatica, siamo riusciti a ultimare il nostro lavoro e i primi dati che abbiamo avuto modo di analizzare sembrano essere molto promettenti per gli obiettivi del progetto.
In tutto questo certo c’è stata anche un po’di fortuna e pure un po’ di scaramanzia partenopea, il cornetto porta fortuna in tasca e la maglietta con scritta la famosa frase di Roberto Baggio “I rigori li sbagliano solo quelli che hanno il coraggio di tirarli”, ma in certi momenti anche le persone più razionali hanno bisogno di poca scienza e molto folklore!
In spedizioni come questa c’è bisogno di molta collaborazione, conta il gioco di squadra, e da parte di tutti, ricercatori, comandante, equipaggio c’è stato molto sostegno che si è manifestato in tanti modi.
E anche questo è il bello dell’Antartide.