Nessuna sorpresa clamorosa, alla fine. Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle è, come da pronostici della vigilia, l’architetto Michelangelo Serra, mentre per la squadra occorrerà pazientare ancora un po’: “ci sarà una sola lista – precisa Serra -, e stiamo ultimando l’elenco dei cittadini che si candideranno per diventare consigliere comunale: prossimamente pubblicheremo un bando per cercare persone interessate a far parte della squadra come assessori o tecnici. Massima trasparenza, e preferenza assoluta alle competenze, e alla voglia di lavorare per Alessandria”. Con una precisazione importante: “Non abbiamo preclusioni verso chi ha già avuto esperienze politiche pregresse: purchè esista naturalmente la ferma intenzione di lavorare per la collettività, e non per se stessi”.
Venerdì mattina al ‘piano nobile’ di Palazzo Rosso, sala giunta e spazi limitrofi, per qualche ora si è respirata aria da ‘occupazione pacifica’ da parte dei cittadini. Nessun ‘padrone di casa’ abituale in circolazione (saranno stati chiusi nelle loro stanze, o altrove per evitare sovrapposizioni anche fortuite? Non si sa), neanche quelli che amano dire “io faccio parte dell’arredo del Comune”.
Non è stata comunque conferenza stampa classica, ossia limitata ai giornalisti. C’erano attivisti a 5 Stelle, militanti, ma anche semplici cittadini curiosi e qualche volto noto.
Accanto a Serra, lo ‘stato maggiore’ del Movimento alessandrino, ossia i consiglieri uscenti (e rientranti? Non è stato detto) Cammalleri e Di Filippo, il consigliere regionale acqueste Mighetti (‘svicolato’ anzitempo, per presenziare ad analoga iniziativa ad Acqui Terme), e i parlamentari piemontesi (cittadini portavoce, come dicono loro) Laura Castelli e Paolo Romano, oltre all’europarlamentare Tiziana Beghin: ‘alessandrina da ormai dieci anni: “Alessandria è una città splendida dove far crescere i propri figli”, ha sottolineato.
I dieci passi per restituire Alessandria agli alessandrini sembrano un po’ un libro dei sogni? Forse sì, poi naturalmente tutto dipende da come li si intende, e da come si riuscirà, nel caso, a ‘declinarli’. Eccoli intanto:
1) dei diritti, della legalità e del rispetto
2) della partecipazione
3) all’insegna della sicurezza e del decoro urbano
4) dell’efficienza e della deburocratizzazione (per rendere più semplice la vita dei cittadini)
5) dello sport (come strumento socio-educativo e sanitario)
6) dell’ambiente, della salute, dell’ acqua pubblica e delle fonti rinnovabili
7) a misura di cittadino nella programmazione urbanistica, nella viabilità e nell’accessibilità
8) della cultura e del turismo (per far emergere il potenziale finora inespresso)
9) dell’industria e del commercio
10) generatrice di opportunità sul fronte della formazione, del lavoro e dell’innovazione.
Su ognuno dei temi si svolgeranno nelle prossime settimane incontri con i cittadini (“che del resto sono stati una costante di questi nostri anni di opposizione in comune, e di presenza costruttiva tra la gente in città”), come sempre il giovedì alla Taglieria del Pelo, e si apriranno dibattiti all’insegna della proposta, e della trasparenza.
Ma chi è Michelangelo Serra?
Quarantenne da pochi giorni, architetto, sposato e papà di due bambini, Serra arriva alla candidatura dopo una lunga esperienza nei meetup del Movimento, “a cui si è avvicinato a Torino nel gruppo urbanistica nel 2012, per approdare poi ad Alessandria nella veste di coordinatore di alcuni dei gruppi di lavoro più strategici.
In questi anni di forte impegno, Serra si è distinto soprattutto per la sua attenzione agli sprechi della Pubblica Amministrazione, ai temi ambientali, all’urbanistica e alla viabilità. Nei prossimi giorni il M5S Alessandria presenterà anche la squadra che lo accompagnerà nel suo percorso per arrivare a Palazzo Rosso”.
Alla domanda sulle ‘armi di distrazione di massa’ che è probabile vengano utilizzate in campagna elettorale dagli avversari, ossia caso Raggi e caso Malerba, Serra risponde così: “la situazione romana è talmente complessa che mi sembra impossibile giudicarla dall’esterno. Sono sicuro che gli amministratori a 5 Stelle ce la stiano mettendo tutta, e i cittadini della capitale potranno giudicare i risultati alla fine del quinquennio. Angelo Malerba invece è un amico, con cui abbiamo fatto un importante tratto di strada insieme: mi auguro che la vicenda che lo riguarda possa risolversi positivamente, e al più presto. Ma è chiaro che si tratta di una questione del tutto privata, con cui i 5 Stelle non c’entrano nulla”.
Nel frattempo, è già stato individuato il quartier generale del Movimento 5 Stelle durante il periodo elettorale: si trova in via Migliara al numero 43 (ex Audiovox) e sarà inaugurato sabato 18 febbraio a partire dalle ore 17,00 con un momento informativo-conviviale aperto a tutta la cittadinanza.
La campagna del M5S parte con l’hashtag #RiprenditiAlessandria,che possiede il duplice significato di esortazione nei confronti di ogni singolo cittadino chiamato a votare a fare una scelta di rottura rispetto al passato e alla stessa città nel suo complesso, estremamente bisognosa di un’iniezione di fiducia e rinnovamento.
Il programma si sviluppa attraverso un percorso di dieci passi che riassumono i valori e il progetto del Movimento Cinque Stelle per Alessandria.
“Qualità della vita degli abitanti, tutela e valorizzazione del territorio, competitività economica: queste le tre macroaree all’interno delle quali vivono i dieci passi, che saranno illustrati in maniera dettagliata nel corso delle prossime settimane”, conclude Michelangelo Serra.
Al momento, dunque, i candidati in campo per Palazzo Rosso sono 4: il sindaco uscente Rita Rossa, lo stesso Serra, il ‘civico’ Cesare Miraglia e Renato Kovacic del Partito Comunista di Marco Rizzo. All’appello mancano ancora sicuramente il candidato del centro destra, e quello del quarto polo. Questione di giorni, probabilmente. Poi il panel sarà completo, e la campagna elettorale entrerà nel vivo: con tanto di slogan e, si spera, di contenuti e proposte.
E. G.