Con l’accettazione della proposta di candidatura a Sindaco mi sono impegnato in questi mesi a contribuire alla costruzione di un nuovo soggetto e un nuovo progetto di governo della città. Sono da sempre convinto che il rinnovamento a cui aspira la nostra comunità alessandrina si possa realizzare solo attraverso una significativa e credibile rivoluzione nella gestione della macchina amministrativa dove trasparenza e competenza devono essere alla base di chi amministra.
Ecco che la discesa in campo di Cambiamo Alessandria aveva questo scopo creare i presupposti per costruire una nuova classe dirigente in grado di migliorare cultura e tradizioni e il senso della mia candidatura era proprio questo rimettere in moto un nuovo modo di fare politica intesa come servizio e non per interessi personali.
Abbiamo criticato l’attuale sindaco su scelte che non ci hanno convinto, incontrato tanta gente e con loro abbiamo costruito il nostro programma elettorale dove al centro abbiamo messo il cittadino con i suoi bisogni. Penso che si sia fatto un buon lavoro e di questo ne sono convinto. Un lavoro impegnativo che si è interrompe per un problema esclusivamente economico, che in una campagna elettorale è l’elemento fondamentale per farsi conoscere.
Mi assumo tutte le responsabilità di non essere stato capace di trovare sostenitori che volessero scommettere sul nostro progetto di cambiamento,e credetemi, non me la sono sentita di aggravare le spese su chi, in maniera volontaria, aveva deciso di candidarsi per un obiettivo.
Una scelta sofferta sul piano personale che mi ha spinto a rinunciare a candidarmi, dove molti amici non hanno voluto far mancare la loro vicinanza, come pure non sono mancate le critiche, rinuncia che non deve essere considerata come una sconfitta ma, tra diverse sfaccettature,con senso di responsabilità e in accordo con i miei compagni di percorso, abbiamo deciso di fare una scelta prettamente strategica che pensiamo possa essere decisiva per il futuro di Alessandria, un’alleanza che guarda esclusivamente al progetto e non alla poltrona. Una scelta che potrebbe portarci a dire la nostra in seno al Consiglio comunale ed essere di stimolo al futuro sindaco nel cambiare Alessandria.
Vincenzo Costantino