In seguito all’alluvione del novembre scorso, il Comune di Sezzadio ha subito ingenti danni dovuti alla straordinaria piena che ha invaso zone comunali mai raggiunte, provocando notevoli dissesti di tipo idrogeologico e invadendo anche la S.P. 186 chiusa al traffico in quei giorni; strada su cui dovrebbe innestarsi una Circonvallazione in fase di progetto.
A tal proposito, l’Amministrazione di Sezzadio ha richiesto alla Giunta regionale di attivare la procedura prevista dall’art. 9bis della LR 56/77 e s.m.i. “Dissesti e calamità naturali”, in modo da allargare la fascia di territorio comunale da proteggere maggiormente al fine di evitare costruzioni in una zona alluvionale.
«La mia perplessità – è il parere del consigliere regionale Walter Ottria (PD) che ha interrogato l’assessore all’ambiente Alberto Valmaggia – è dovuta al fatto che il parere tecnico che la Giunta ha condiviso e con il quale ha rinviato al mittente la richiesta del Comune di Sezzadio, è contraddittorio».
«Infatti – prosegue Ottria –, se da un lato gli uffici regionali sostengono che l’alluvione del novembre scorso non sia stata particolarmente rilevante ritenendo pertanto la richiesta del comune di Sezzadio non sufficientemente fondata, dall’altro avvertono che questo tipo di evento – su un’area di protezione C, perciò bassa – abbia avuto dinamiche impreviste, che devono essere opportunamente valutate opportune attenzione e cautele a tutela dei manufatti esistenti ed in progetto».
«Alla luce di queste parole – è ancora il pensiero del consigliere PD – ritengo che la Giunta non abbia approfondito al meglio la questione e ho richiesto che si facciano ulteriori approfondimenti. Questi dovranno tenere conto, come previsto dalla Legge regionale – del parere del Comune interessato che consegnerà agli uffici tecnici un poderoso dossier video e fotografico e una relazione tecnica commissionata dall’amministrazione di Sezzadio. A prescindere dalle polemiche – conclude Ottria – la salvaguardia del territorio comunale e dei cittadini che lo abitano e che ci lavorano – deve essere sempre al primo posto».
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