Viva il Meier ma…guardate che fine sta facendo il Ponte Tiziano! [Le pagelle di GZL]

Viva il Meier ma...guardate che fine sta facendo il Ponte Tiziano! [Le pagelle di GZL] CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Le mie pagelle tornano ad occuparsi del Ponte Tiziano. Gianni Senetta è ormai da molti ritenuto “l’occhio sulla città”, sempre pronto a segnalare ciò che non va, e non ha mai smesso di verificare la situazione di degrado peggiorativa del Ponte, fornendomi foto relazionate ed aggiornate. Già nel settembre 2016 me ne occupai su sua segnalazione, ora però vi sono altri vistosi danni documentati da foto.  Cosa denuncia Senetta il 19 gennaio? “Questa è la situazione di ieri del ponte Tiziano, vi è lo sfondamento della protezione dalle auto nella carreggiata laterale verso la città, poi a seguire il cedimento della struttura della ringhiera e parte del marciapiede tra la parte fissa e il Viva il Meier ma...guardate che fine sta facendo il Ponte Tiziano! [Le pagelle di GZL] CorriereAl 2ponte vero e proprio, sia a monte che a valle. Poco prima di Natale era tutto a posto, potrebbe essere uno smottamento dovuto alla piena di novembre? Possono essere state le piogge che entrano nelle fessure e nelle crepe visto che i tombini sono tutti pieni di terriccio e mai puliti? Si tratta di cedimenti di assestamento, zero manutenzione e attenzione?” Queste rilevazioni le ha depositate all’Ufficio Protocollo del Comune e avvisato di persona l’ufficio del LLPP con tanto di documentazione, ma lo fece anche nel 2015 e 2016. Qui mi fermo e dico la mia. Suppongo che il Ponte Tiziano dal momento del ripristino del Viva il Meier ma...guardate che fine sta facendo il Ponte Tiziano! [Le pagelle di GZL] CorriereAl 3suo cedimento durante il mandato Scagni (danneggiato perché abitato da senzatetto) non abbia più visto una virgola di manutenzione. A questo proposito cito due link pro memoria, interessante il secondo link dove si scopre che il Ponte Tiziano non era assicurato, in quel caso “sta pagando l’alessandrino Pantalone” . Anche il Tiziano è un bene utile e pubblico, di proprietà di tutti gli alessandrini: perché trascurarlo così?
Voto: 2

 
2) A conti spicci mancano meno di cinque mesi al voto amministrativo. Centro destra alessandrino 'ai ferri corti'. Cava: "non mi candido". Torna l'ipotesi 'grande coalizione'? CorriereAl 1L’amministrazione uscente al momento proseguirà con Rita Rossa, e senza dubbio il “tronco PD” sarà appoggiato dagli stessi “cespugli” che gli hanno fatto da cornice per cinque anni. Ai “cespugli”, partiti e movimenti con minime percentuali ma che fanno massa, potrebbe affiancarsi qualche “ciuffo di erba spontanea ma non troppo”, che tradotto sono le cosiddette liste civetta, ovvero liste elettorali concepite non per vincere la competizione ma per “drenare” voti. La campagna in questo caso è già iniziata, molto soft, con la presenza settimanale di Rita Rossa (avvantaggiata nelle vesti di sindaco ma già in campagna elettorale) ospite del mercoledì di Linea Diretta-7 Gold a rispondere alle eventuali telefonate dei telespettatori, nel fornire risposte e spiegare ciò che sarà fatto nel 2017. Poi ci sono i 5 Stelle che non avranno necessità di faticare in una campagna elettorale, e su questo fronte staremo a vedere chi sarà il candidato e forse il programma. Nei giorni scorsi è arrivata la notizia di un incontro fra politici con esperienze passate ed ideologie diverse definito “quarto polo”, di cui al momento nulla si sa: si attende. E ora veniamo al centro destra. Questo sarebbe il loro momento e che fanno? Secondo me sono in ritardo per i soliti contrasti da “pollaio”, come a livello nazionale. Avrebbero dovuto partire molto prima e trovarsi oggi col candidato e il programma, perché di tempo ne hanno avuto! La storia è sempre la stessa: manca il nome perché in questo “boschetto” un po’ allo stato brado composto da vari “alberelli” diversi fra loro non si trova un candidato che metta d’accordo tutti. Nomi ne girano anche di eccellenti, ma se non sono conosciuti dalla massa difficilmente il centro destra riuscirà a tagliare il traguardo del Locci nuovaballottaggio, chiunque sarà l’avversario. Ad esempio: perché Emanuele Locci no? piuttosto “che”, sarebbe meglio “niente”? Sono convinta che al “tronco PD cespugli e ciuffi d’erba annessi” tifano per la scelta di altro candidato, ho il sospetto che Locci per loro sia temibile. A mio pensare con i pochi mesi che rimangono, per chi vorrà contrastare la “corazzata Rossa” vi sono solo indicazioni volatili di candidature con zero contenuti, per il “che faremo” pensano che ci sarà tempo nel dopo e a “bocce ferme”. Ma il tempo scorre senza un preciso programma e proposte di progetti concreti, senza una visione di scenari futuri per la città, insomma una specie di delega in bianco che dovremmo dare senza conoscere.
Voto: 4

 
3) Venendo a conoscenza di certe notizie neppure il voto 2 è adeguato, soprattutto La quasi-alluvione di fine novembre 2016 e i suoi molti curiosi aspetti CorriereAlquando si tratta di sicurezza idrogeologica, perché abbiamo già dato. Dal quotidiano La Stampa dei giorni scorsi: “Nella bufera per il taglio dell’argine – Dopo la piena del Bormida a fine novembre Cociv aprì un varco in modo da svuotare la cava Clara e Buona, ora rischia denuncia”. Questa pagella è stata suscitata dall’ultima parte dell’articolo con il titoletto in neretto: “Città sicura? Costa un po’”. L’Ing. Condorelli di AIPO spiega che dopo aver fatto tutto il possibile negli anni, per arrivare ad una sicurezza ottimale serve ancora una cassa di espansione a monte della città, e bisogna anche abbassare la briglia sotto il nuovo ponte: occorrono una settantina di milioni di euro. Sono stati chiesti a Governo e Regione nell’ambito della renziana “Italia Sicura”, ma la risposta è che prima di tutto ci sono i problemi di Genova, Milano, Firenze. Vorrei allora ricordare alla Regione Piemonte che dal 2012 ha potuto accumulare con le accise extra regionali in funzione del Decreto Legge, testo coordinato 29/12/2010 n° 225, G.U. 26/02/2011 (parti dell’articolo 2) fondi utili per far fronte ai danni provocati dalle alluvioni, aumentando di 2,58 centesimi al litro sul tetto massimo di 5 cent. per un gettito totale di 27 milioni di euro annuo, utile per aiutare a risolvere numerosi problemi del nostro territorio. Quindi per Genova, Milano, Firenze siano utilizzati i fondi delle loro accise regionali, a noi le nostre per prevenire invece di “non” curare, perché oggi né si cura e né si risarcisce. E che non ci vengano a raccontare che non ci sono denari.

Voto: 2