Incontro di inizio anno con la stampa all’insegna della concretezza per la prof.ssa Rita Rossa, Sindaco di Alessandria, e gli Assessori Oneto, Gotta, G.C. Cattaneo e M. Cattaneo, presenti e attenti. Fatti i convenevoli, si passa subito al “dunque”.
Rita Rossa, contornata dai quattro assessori, senza problemi snocciola cose fatte e progetti. Se la prende con chi “dice sempre di no a tutto, a volte senza conoscerne bene il contenuto”. Ricorda la dirittura d’arrivo del progetto di Teleriscaldamento targato EGEA (aggiungendo che “a febbraio ci sarà la presentazione ufficiale della proposta, accogliendo le proposte del mondo ambientalista”). Attendiamo fiduciosi, sapendo che le associazioni ambientaliste (e non solo) avranno – comunque – sessanta giorni per fare valutazioni di merito.
Immediatamente successiva all’enunciazione “energetica” c’è una stoccata per chi ha provato ad opporsi all’incarico “Manutencoop”. “Hanno dovuto ricredersi… è tutto in regola”, dice – senza particolare rancore, la nostra Rita. Dispiace, al proposito, dover notare (e “far notare”, visto che proprio su questo siamo intervenuti) che – in questi incontri – assume sempre di più forza la figura del Sindaco, quasi un “portavoce parafulmine” disposto ad assumersi oneri e onori della propria Giunta. Potenza della Legge 142 del 1990 e delle sue evoluzioni. Ma questo non è sempre “positivo” e può causare “reazioni”, specie nel pubblico più sensibile.
Ma il rilievo passa come acqua fresca.
L’eloquio del Sindaco è, infatti, incalzante: si chiede “dove fossero quelli che ora “sbraitano” contro il Teleriscaldamento quando sono stati rifatti – male e con costi spropositati – proprio gli impianti del Palazzo Comunale, o “con quali criteri operino” i funzionari dell’Ufficio Cave della Regione che hanno riaperto la strada agli scarichi “con probabile presenza di amianto” dell’ormai impresentabile “Cociv”. Domande destinate a non avere risposta ma sicuramente efficaci secondo la migliore “tecnica di comunicazione”.
Ricorda che è “prossima” la proposta di “viabilità sostenibile” e che avrà un profilo simile al recente “Bando Periferie”. Fa presente i risultati – ottenuti dall’Amministrazione – in vista della piena “riappropriazione” del bene Cittadella. Riprende la questione dei 25 milioni franceschiniani, della decina “sicuramente a disposizione” di origine regionale e, soprattutto, la prossima destinazione del primo – e per ora unico – milione realmente a regime: “faremo, data la preesistenza di piani e progetti adeguati della Provincia un appalto a concorso finalizzato al pieno utilizzo dei fossati circostanti la fortezza”.
Definisce “storico” il “passaggio epocale” che ci aspetta rispetto alla Bormida, con secondo ponte incluso e nuovi interventi finalizzati “ad una maggiore sicurezza idraulica, specie dopo i fenomeni alluvionali del 26 e 27 novembre scorsi”.
Non può non far riferimento alla “storia di un risanamento raggiunto”, alla fatica per ottenere un equilibrio di Bilancio “reale” che ci porta un “utile “ di due milioni e mezzo netti per il 2015, con un passaggio complessivo da 312 milioni di deficit del 2012 agli attuali (2015) 217 milioni.
Risponde con precisione ai rilievi di alcuni giornalisti che le ricordano che due suoi ex assessori (Barberis e Ivaldi) sono – oggi – fra i principali sostenitori di una “area di disagio” nei confronti dell’operato rossiano.
Taglia corto la Rossa: “Uno (Barberis) non era d’accordo sulle modalità di intervento rispetto ai tagli sul personale, l’altro (Ivaldi) non si assunse responsabilità rispetto ad alcune scelte di Bilancio da sostenere”.
E, in un crescendo rossiniano, ancora riferimenti al “prossimo” ottenimento della facoltà di Medicina e alla possibilità di arrivare ad una gestione più sicura ed equilibrata della “politica di accoglienza”, sposando in tutto e per tutto quelli che sono i punti qualificanti dello SPRAR…
Di cosa si tratta? A rispondere è di nuovo la prof.ssa Rossa. “Si tratta di un sistema di accoglienza che vede al centro la rete degli enti locali che realizza progetti di ‘accoglienza integrata’ sul territorio. Appunto il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati “(SPRAR).
Aggiungiamo noi che per attivare il sistema, gli Enti Locali possono utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dal Ministero dell’Interno attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.
Ricordiamo che con questo strumento, vengono assegnati contributi in favore degli enti locali che presentino progetti destinati all’accoglienza per i richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria.
Il Sistema di protezione è caratterizzato da:
.-. il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e dagli enti responsabili dell’accoglienza, e dal governo centrale secondo una logica di governance multilivello;
.-. la partecipazione volontaria degli enti locali alla rete dei progetti di accoglienza;
.-. politiche sinergiche sul territorio con i soggetti del terzo settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi.
I progetti di accoglienza (presentati sulla scorta di appositi bandi) saranno sottoposti all’esame di una Commissione di valutazione composta da rappresentanti del ministero dell’Interno, da un rappresentante dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) e da un rappresentante dell’Unione delle province d’Italia (UPI). Compongono, inoltre, la Commissione un rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) ed un rappresentante delle Regioni. Verrebbe da dire …”ussignur..”
Sulla “trasparenza” di criterio di nomina e successive composizioni vorremmo fare una domanda… ma sarà per un’altra volta.
Sappiamo solo, per il momento che “con questa modalità andremo a raggiungere la percentuale di 2,5 unità di nuovi ospiti ogni mille cittadini”. Anche queste parole del Sindaco.
Giusto il tempo di un’occhiata agli appunti ed ecco subito un’altra stilettata, questa volta nei confronti di chi ha definito “aumento del 30 per cento dello stipendio” un normale adeguamento ai livelli normali previsti dalla normativa. La condizione precedente era dettata – secondo il Sindaco – da una “decurtazione forzata” legata alle procedure di dissesto. Comunque il mio stipendio attuale – e quello dei miei collaboratori, è noto”.
Informazioni abbondanti, questa volta fornite dagli assessori Cattaneo e Oneto, hanno riguardato- invece – il futuro della Piscina Comunale, che dovrebbe non essere più “alienata” ma “data in affidamento dopo apposito bando, completo di modalità di gestione” e la “sala grande” del Consiglio Comunale.
Qui, forse, ci si attendeva qualcosa in più – vista anche la centralità della “questione Teatro” che ha accompagnato “prima e dopo” l’elezione di questa compagine amministrativa. Per ora, “siamo alla predisposizione di apposita gara – non possibile prima perché non di proprietà comunale – con una sala principale di massimo novecento posti” così afferma l’assessore Oneto. Le due altre gallerie saranno appaltate a “privati” ma non si è ancora in grado di dire per cosa… Vedremo che succederà… si spera a breve.
Si conclude con qualche battuta – confusa – sul cosiddetto nuovo “Quarto Polo” e sulle prossime intenzioni del Sindaco… Ad una precisa domanda : “Bene. Ufficialmente Lei si ricandida a Primo Cittadino, ma se si muovesse immediatamente prima o dopo le elezioni ‘qualcosa’ che porti a Roma come si comporterà?” La risposta, purtroppo, scontata: “Al momento opportuno si vedrà”. E, più o meno qui, si conclude questa Conferenza Stampa, a metà tra un Bilancio di mandato e un “trailer” del programma prossimo venturo.