Ormai la scienza lo ha teorizzato ampiamente.
Che i dinosauri, cioè, si sarebbero estinti ugualmente anche senza l’avvento di un meteorite del diametro di 10 chilometri.
Il processo di scomparsa sarebbe stato più lungo di qualche milione di anni ma, comunque, inevitabile.
Le due specie più in salute risultavano essere quelle erbivore a collo lungo e quelle carnivore. Le altre, quali i rettili ad esempio, attraversavano un periodo di fiacca, erano già sul viale del tramonto.
Detto ciò, quel proiettile – scagliato chissà da dove e chissà da chi – mise fine ad un mondo che declinava a causa della mancanza di diversità.
I dinosauri.
Affascinanti se li vediamo nel primo tempo del film di Spielberg, spaventosi nel seguito.
Quelle immagini tratte da Jurassic Park in cui due animaloni combattono addentandosi e dilaniando le carni fino che qualcuno non abbia la meglio, le abbiamo negli occhi.
Sono scene epiche, ricche di spettacolarità che restano nella storia del cinema.
L’ultima puntata de L’Arena di Massimo Giletti ha visto uno scontro tra titani: un avvocato e un medico.
Il pubblico, di solito tifoso per una delle due parti, era interdetto: non sapeva chi applaudire; alla fine ha preferito tifare per due senatori, uno del PD e uno del Movimento Cinque Stelle.
Meglio di niente, avranno pensato.
Quando i due contendenti poi hanno incominciato ad addentarsi al collo, il conduttore è intervenuto minacciando la sospensione dell’incontro prima che le carni volassero a destra e a manca.
Quando le specie che governano il mondo smettono di convivere pacificamente, essendosi già spartiti ciò che poteva essere spartito, resta una cosa sola.
Sperare nel meteorite.
Il più in fretta possibile.