Noi ci siamo e accettiamo la sfida.
La città, nel suo insieme, è un bene comune e che a governarla debbono essere i cittadini (non percapirci i “portatori di interesse” o i percettori di rendite).
Governare le trasformazioni della città è necessario, governare le trasformazioni della città è possibile.
Che sia difficile e che debba essere fatto in modo diverso, non vuol dire che non si debba e non si possa fare.
Governare la città è difficile ed ha molte implicazioni ed oggi avviene in modo diverso da ieri, soprattutto per quanto riguarda la progettazione e la pianificazione strategica del suo futuro.
Parliamo di pianificazione strategica, per farla finita con la pianificazione “dura” dei piani regolatori, portatrice di qualcosa di diverso.
La seconda considerazione ci indica a cosa deve tendere il governo, in generale e per quanto riguarda le trasformazioni del territorio. Saper leggere, descrivere, interpretare, orientare e governare le trasformazioni radicali della città, del territorio e dell’ambiente, all’interno dell’obiettivo di fondo di uno sviluppo che garantisca equità, sostenibilità, diritti è il compito e la sfida che dobbiamo porci.
Pensiamo che bisogna ambire a governare e non ad amministrare la città.
Per rilanciare la città serve un lungo periodo di “buon governo”.
Per governare bene serve una riscoperta dell’etica nel suo senso più ampio. La politica e l’amministrazione devono ridare spazio all’etica e ai valori morali.
Senza valori, l’ antifascismo e il riconoscimento dell’attualità della nostra Costituzione Repubblicana, la politi-pca non è in grado di trasmettere il senso del rispetto nei confronti della città ai cittadini.
Il nostro obiettivo è quello di recuperare i valori portanti della politica nella sua accezione più alta, eliminando alla fonte qualunque traccia di CONFLITTO D’INTERESSI per puntare al protagonismo della TRASPARENZA.
Le elezioni amministrative, si tengono in un quadro estremamente complesso e difficile, il mondo – quindi tutte le comunità compresa quella del nostro Comune – sono attraversate da una pesantissima crisi economica che mette sempre più in discussione la qualità della vita dei cittadini, incide profondamente nei processi democratici di formazione del pensiero e di una idea di governo unitario dei territori, che per cercare di uscire insieme dalla crisi economica dovranno ritrovare il senso di comunità coesa, solidale, democratica e partecipativa.
Questo si scontra con la politica dei Governi, che per scelta consapevole intendono risanare il bilancio dello Stato ricorrendo al taglio delle risorse dei Comuni.
Noi pensiamo che sia necessario, aprire un percorso plurale ed unitario, che ci porti a battere e superare le politiche della giunta Rossa, per un nuova e chiara stagione politica.
Giovanni Cirri
Partito delle Rifondazione Comunista