Da Fondazione CrAl e Club Lions un pulmino per l’Associazione Italiana Leucemie

pulmino-fondazione008Sotto l’albero di Natale un regalo davvero importante per la sezione alessandrina dell’Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mielomi ed i pazienti ematologici.

Si tratta di un nuovo pulmino donato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e ai Club Lions di Alessandria, Alessandria Host, Alessandria Marengo e Bosco Marengo Santa Croce.

Un dono assolutamente indispensabile visto anche il guasto capitato, alcuni giorni orsono, al vecchio pulmino, fermatosi definitivamente e che ha rischiato di compromettere il servizio di trasporto dei malati ematologici dall’abitazione di residenza ai locali del Reparto di Ematologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria Santi Antonio e Biagio per le cure in day-hospital.

Il trasporto assistito è, infatti, servizio essenziale per le persone che si trovano in precarie condizioni di salute e per quei pazienti che risiedono in località non raggiunte dal servizio pubblico.

Basti pensare che, lo scorso anno, l’AIL di Alessandria ha effettuato oltre 140 trasporti di malati con il pulmino per un totale di 480 servizi, percorrendo circa 22.000 chilometri in tutta la provincia di Alessandria e in diverse zone dell’astigiano.

Un appello, quello per un nuovo pulmino, immediatamente accolto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dai Club Lions alessandrini, Alessandria Host, presidente Eleonora Poggio, capofila dell’iniziativa, Alessandria Marengo, presidente Antonella Perrone, Bosco Marengo Santa Croce, presidente Alberto Rota, Leo Club, presidente Alan Vicino, che hanno immediatamente accolto l’appello dell’AL AIL stanziando l’importo necessario all’acquisto del nuovo automezzo, fornito dalla ditta Resicar di Alessandria che si è resa disponibile a praticare un prezzo agevolato in considerazione della finalità sociale del progetto.

Nel dettaglio, l’automezzo è un monovolume da cinque posti, fornito di un ampio bagagliaio.

La vettura è stata consegnato ufficialmente al presidente della sezione alessandrina dell’AIL, Giovanni Zingarini, alla presenza anche di Giovanna Baraldi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Marco Ladetto, direttore della Struttura complessa di Ematologia dell’Ospedale alessandrino.

Durante la presentazione, avvenuta martedì mattina nel cortile di Palatium Vetus, monsignor Gianni Toriggia, arcidiacono e presidente del Capitolo della Cattedrale, in rappresentanza del Vescovo Guido Gallese, ha impartito al benedizione ai presenti, sottolineando il significato profondamente umanitario di questo gesto di solidarietà.

“La Fondazione ha aderito con slancio a questo progetto realizzato in partnership con i Lions a favore dei soggetti più deboli della nostra comunità. Si tratta di una iniziativa che permette di tutelare la salute degli alessandrini e che rappresenta, al contempo, anche un importante strumento di prevenzione. Da alcuni anni, la Fondazione ha rivolto la maggior parte delle proprie risorse al “sociale”, dai giovani agli anziani con occhio sempre attento a coloro che soffrono e che meritano particolare attenzione. L’acquisto di questo pulmino ne è ulteriore dimostrazione” le parole di Pierangelo Taverna, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio mentre Eleonora Poggio, a nome dei presidenti dei Club Lions, ha aggiunto: “Con questo progetto abbiamo realizzato appieno il motto del nostro Club “we serve” con cui ci poniamo quotidianamente di fronte alle esigenze del nostro territorio e della comunità che vi risiede. Lo scorso anno, la collaborazione tra i Club Lions alessandrini ha permesso di acquistare un pulmino donato alla Caritas diocesana e quest’anno abbiamo deciso di accogliere l’appello dell’AL AIL che svolge un servizio altamente meritorio nei confronti di tante persone meno fortunate di noi. Un grazie sincero a tutti coloro che, a vario titolo, oltre alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, hanno contribuito a realizzare questa iniziativa. Il nostro Club Host si è reso portavoce e capofila del progetto, ma senza il supporto di tutti questo dono non avrebbe avuto lo stesso valore”.

Roberto Cavallero