Gente giusta al posto giusto [Il Citazionista]

angelino-alfanodi Andrea Antonuccio.

«Sorry for the delay… the uaind… the uind»
Angelino Alfano, alla commissaria UE agli Affari Interni Cecilia Malmstrom

L’altro giorno un ragazzino intelligente, un sedicenne molto attento alle questioni politiche, mi ha fatto una domanda disarmante. Dopo aver ascoltato la lista dei ministri del nuovo Governo Gentiloni, alla notizia di Angelino Alfano ministro degli Esteri, mi ha chiesto: “Ma scusa, perché uno che prima era all’Interno ora è agli Esteri? Che cosa ne può sapere?”.

Il re (o il ministro, se volete) è nudo. Da una questione così innocente e concreta emerge una verità difficile da nascondere, e molto imbarazzante: che per fare il ministro non è necessario avere una qualche competenza in merito al dicastero occupato. L’assegnazione è quasi sempre politica, cioè slegata da meriti e conoscenze reali.

Certo, qualcuno potrebbe dire che Alfano, fortunatamente, non dovrà decidere nulla di importante (se non qualche “sospeso” con gli amici del Kazakistan). In Italia, e in molti altri posti nel mondo, è la burocrazia che manda avanti la baracca. Le robe grosse vengono trattate e risolte extra moenia, per così dire. Ma allora perché nominare alla Farnesina uno che dice “uaind” al posto di “uind“?

E’ così difficile mettere la gente giusta al posto giusto?