Zonta in carcere con parole e musica: il “Reading” contro ogni forma di violenza

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Nella  Giornata Internazionale dei Diritti Umani, Zonta Club Alessandria è tornato in carcere per includere i detenuti nella mobilitazione che per 22 giorni ha parlato alla città e non solo ( Zonta Club Alessandria è stato anche  protagonista alle Nazioni Unite di Ginevra contro l’infibulazione) di violenza sulle donne e di come combatterla partendo dal rispetto verso l’altro. Questo è ormai un appuntamento annuale, grazie alla sensibilità del Direttore della Casa di Reclusione, dr. Domenico Arena e alla collaborazione del dr. Piero Valentini, capo area educativa, che il 25 novembre hanno fatto osservare a tutti un minuto di silenzio in ricordo delle donne vittime di violenza.

Con il reading “Ci vuole rispetto” Zonta ha coinvolto la Consulta Pari Opportunità della Città di Alessandria e il Conservatorio Musicale “A. Vivaldi”, per offrire un’occasione di incontro efficace.

Otto letture, di cui due proposte dai detenuti,  hanno toccato il tema dello stupro, della violenza domestica, della tratta, ma anche del valore dell’istruzione, dello sfruttamento nei luoghi di lavoro, degli stereotipi e delle discriminazioni di cui le donne sono vittime, di uomini che insultano, maltrattano, uccidono senza chiedersi neppure perché, di un finale tragico sempre in agguato quando non c’è rispetto per l’altro. Letture che avevano al centro “la scelta”, il rispetto delle scelte altrui, oppure la scelta di negare, giustificare, minimizzare i problemi. Scegliere è un diritto, ma fare la scelta sbagliata può condizionare le scelte degli altri.

Non solo le letture hanno fatto riflettere su parole quali insieme, crescere, rispetto, parità, coraggio; anche le canzoni proposte da Cecilia De Lazzaro, accompagnata al piano da Tommaso Di Muzio, hanno avuto il loro ruolo: La Donna Cannone, Only Women Bleed, Gli uomini non cambiano, Endangered Species hanno toccato i cuori e le menti dei settanti detenuti presenti all’incontro con Zonta.

La collaborazione tra Zonta Club Alessandria e Casa di Reclusione di San Michele prosegue dal 2012 e questa mattina sono state poste le basi per nuove iniziative perché il recupero della popolazione carceraria passa anche attraverso momenti di confronto come questi.

Alcune delle partecipanti hanno anche portato indumenti e altri prodotti di prima necessità per rispondere alle esigenze di chi non ha nessuno, fuori dal carcere, ad occuparsi di loro.