Alcuni mesi fa ho voluto lanciare a tutti gli uomini e alle donne che amano la città una proposta che ritenevo di buon senso e cioè “un Patto e un progetto Nobile e Civico per la città” con lo scopo di ricostruire insieme le regole e ridare dignità alla parole “politica partecipata” che deve essere associata ad una prospettiva di futuro, dove al primo posto ci deve essere un progetto serio per Alessandria del domani.
Non pretendevo che a raccogliere il mio invito si mobilitassero le masse, ma quantomeno mi sarei aspettavo che si aprisse una discussione seria da parte di quei sostenitori da sempre critici verso l’operato dell’attuale amministrazione, invece il silenzio più totale.
Forse va bene che si continui così, forse non vi è nessuna volontà a confrontarsi, a dialogare, o meglio non si vuole uscire dal propri confini per paura di perdere la propria indipendenza?
Un silenzio credetemi che fa male, specie quando mancano poco più 5 mesi alle prossime elezioni comunali!! Adesso, dopo la parentesi referendaria che ha dimostrato che la partecipazione popolare è e rimane l’unica arma in mano al cittadino per cambiare o fermare la politica, bisogna ritornare ad occuparci dei problemi della città come quello ambientale, l’assenza di servizi, il caos urbanistico, la mancanza di attenzione delle periferie, l’insicurezza, l’illegalità, il lavoro che non c’è, un tessuto produttivo e commerciale debole, problemi questi che messi tutti insieme rendono Alessandria una delle città piu’ degradate della Regione Piemonte. La qualità della vita in questi anni è notevolmente peggiorata, eppure da parte di chi ci sta governando sembra che i problemi non sussistono. Ma forse mi sbaglio io o forse sono io che vedo tutto buio!!!
Ma voglio ricredermi, non penso che in questa città non esistano persone “per bene” che abbiano voglia di mettersi in gioco e di lavorare insieme affinchè si possa costruire un progetto politico collettivo;una coalizione che si candidi alla guida di Alessandria, per portare al governo l’antagonismo sociale e politico, per completare la bonifica delle istituzioni, per rendere quello dove viviamo un posto migliore, perchè i cittadini lo pretendono.
Io da solo non ce la posso fare e la mia disponibilità a candidarmi a Sindaco di Alessandria potrebbe venire meno se non si trovano le condizioni sopra descritte.
Penso che quanto dissi alcuni mesi orsono e cioè di “unificare le lotte” debba essere considerato come un salto di qualità che la gente attende da tempo e penso che i segnali da parte dei cittadini siano chiari.
Io penso che sia giunto il momento di fare un salto di qualità politico culturale e di mettere a disposizione le intelligenze, le esperienze, l’impegno di ognuno per un unisco scopo “migliore la qualità della vita e fare di Alessandria un posto dove valga la pena “vivere”.
L’altra alternativa è lasciare tutto com’è adesso e lasciare ai soliti noti della politica il governo e il controllo della città per i prossimi anni.
Cambiare Alessandria è possibile ma lo possiamo solo se abbiamo il coraggio di voltare pagina seriamente.
Vincenzo Costantino
Candidato Sindaco Cambiamo Alessandria