“Ho appreso con grande soddisfazione che il Progetto è stato approvato e finanziato e può ora procedere: c’è una grande necessità di andare avanti su questo fronte. Il progetto “Nuove terapie per il mesotelioma guidate da valutazioni molecolari” è molto articolato, che parte da studi clinici per trovare terapie oggi inesistenti: abbiamo davvero un grande bisogno di ricerca. Speriamo che questo progetto possa rappresentare un passo in avanti in un tumore fino ad oggi poco studiato”. Silvio Garattini, Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”
“Sono lieto che il progetto possa prendere il suo avvio. Si tratta di un progetto di grande rilevanza scientifica e sociale. È innovativo dal punto di vista scientifico in quanto prevede un trattamento caso per caso, basato sulle caratteristiche genetiche del mesotelioma in ogni singolo soggetto. A seconda della alterazione genica eventualmente individuata sarà somministrato al paziente un farmaco specificamente mirato sulla suddetta alterazione. Questo criterio terapeutico caratterizza la medicina di precisione che consente di trattare in modo molto personalizzato ogni singolo caso. Questo tipo di terapia innovativa ha tutte le caratteristiche per migliorare i risultati terapeutici, ancora piuttosto deludenti della chemioterapia. L’altro aspetto che mi preme sottolineare, è quello della collaborazione tra istituzioni: si tratta di un grande progetto, corale, impegnativo e che sarà realizzato da noi e tutti i partner insieme all’Azienda Ospedaliera di Alessandria, che può vantare una grande ricercatrice e un grande medico come Federica Grosso”. Dino Amadori, Direttore scientifico IRST Meldola
Sono le due autorevoli voci che esprimono, insieme a quella di Giovanna Baraldi, direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera e Antonio Maconi, responsabile della Struttura Formazione, Promozione Scientifica, una grande soddisfazione per il raggiungimento di un risultato storico per l’Ospedale alessandrino: l’approvazione prima e il finanziamento poi, da parte di tutte le istituzioni competenti relative al progetto “Sviluppo preclinico e clinico di nuove terapie per il mesotelioma guidate da valutazioni molecolari”, capofila l’Azienda con la Dottoressa Federica Grosso. Si tratta di un progetto che ha come obiettivo identificare nuovi farmaci e combinazioni di farmaci utilizzando una grande varietà di modelli sperimentali preclinici col fine ultimo di realizzare una sperimentazione clinica su strati di popolazione caratterizzati dal punto di vista genetico che renda massima la probabilità di successo poiché guidata da una caratterizzazione biologica e farmacologica.
Un risultato che giunge dopo mesi di lavoro finalizzato prima a concretizzare le alleanze con gli istituti di ricerca e l’Università del Piemonte Orientale: è infatti coinvolto anche il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale, con il prof. Corrado Magnani e la prof. Irma Dianzani, oltre naturalmente al Centro Amianto. Poi la predisposizione del progetto, che è suddiviso in sei progetti di ricerca, basati su presupposti scientifici legati alla scarsa conoscenza sui fattori genetici che possono modificare il rischio di malattia conseguente all’esposizione ad amianto e alla scarsa efficacia degli approcci terapeutici oggi disponibili.
Un lavoro di squadra che ha saputo esprimere un primo passo verso quello che i ricercatori ritengono essere una terapia innovativa per il mesotelioma.
Il progetto sarà illustrato il prossimo 16 dicembre in occasione della Sesta Giornata Scientifica dell’Azienda Ospedaliera, che si svolgerà al Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica in Viale Teresa Michel, da tutti i protagonisti: il prof. Garattini e Amadori saranno ad Alessandria, per sottolineare l’importanza di uno studio così rilevante, che vede impegnato un ospedale non universitario in uno studio preclinico.