«Sono possibili esondazioni nelle aree golenali ma sempre all’interno degli argini»
Rita Rossa, sindaco di Alessandria, giovedì 24 novembre sul suo profilo Facebook
In questi giorni sto parlando con diverse persone variamente colpite dalla “quasi piena” del Tanaro. A seconda delle situazioni, ho trovato sollievo (“Meno male che il fiume non è uscito”), ansia (“E la prossima volta che cosa succederà?”) o sguardi affranti (“Il fango ha coperto tutto il campo”).
La differenza tra alessandrini di città e alessandrini “golenali” si è vista tutta. “L’alessandrino di città non si è accorto del disastro che il fiume ha combinato in certe zone” mi ha confidato una persona che di acque e alluvioni ne sa abbastanza.
Tutti, però, mi hanno detto queste cinque cose:
1) Il sindaco (o la sindaca, se preferite) ha fatto bene a evacuare le zone vicine al fiume;
2) Ringraziamo il ponte Meier, perché con il Cittadella saremmo andati a bagno;
3) Bisogna ripulire e dragare il fiume, non si può continuare ad alzare gli argini all’infinito;
4) Di acqua ne è venuta più adesso che nel ’94;
5) Questa volta la città era pronta ad affrontare l’emergenza.
Io le condivido tutte e cinque. E voi?