1) “Tutti i lavoratori sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri?” Questa domanda viene posta da USB – Unione Sindacale di Base, in riferimento all’utitilizzo di parcheggio comodo e gratuito, che sarebbe a disposizione di alcuni dipendenti del comune di Alessandria, e non di altri. Chi legge questa notizia può pensare che se hai “santi in paradiso” hai vantaggi, diversamente ti arrangi. Questo luogo di privilegio si trova all’interno dell’ex ospedale militare sito in via XXIV Maggio, e l’intero complesso appartiene al Comune. L’antica struttura ora dismessa è stata trasformata in sala per esposizioni e convegni, mentre i giardini sono stati collegati a quelli adiacenti ed aperti alla frequentazione pubblica. Ma a quanto si dice vi sarebbe uno spazio utilizzato allo scopo segnalato da USB. Riporto volentieri: “Ci hanno segnalato che alcuni dipendenti molto vicini al PD e alcuni tesserati di sindacati amici parcheggiano la propria auto all’interno dell’ex ospedale militare in via XXIV Maggio. Se tale diritto venisse concesso a tutti i dipendenti, per mezzo di una turnazione, non vi sarebbe alcuna obiezione. Invece, a quanto pare, sembra essere un privilegio riservato e concesso solo a chi è “piazzato politicamente e sindacalmente”, creando un’ingiustizia nei confronti degli altri dipendenti comunali che parcheggiano lontano dal centro per poi recarsi sul posto di lavoro a piedi. Questo ci ha indotto a chiedere spiegazioni al sindaco, il quale se vuole fare campagna elettorale potrebbe liberamente pagare di tasca propria il parcheggio ai suoi “fedelissimi”, altrimenti potrebbe regolarizzare la posizione concedendo a tutti i dipendenti di poter accedere a rotazione al parcheggio, cosa che noi auspichiamo evitando così figli e figliastri”.
Nel mio peregrinare nel web, dal sito del Politecnico di Torino ho trovato questo link:
è una tesi che verso il fondo evidenzia “Questo luogo è oggi sede di parcheggi selvaggi”. Quindi è un andazzo che perdura da tempo, e visto che la notizia è uscita dall’ombra, non per pari condizioni tra dipendenti ma per rispetto di un bene storico della città, fuori tutte le auto di chicchessia dal complesso!
Voto: 2
2) Ai responsabili dei Lavori Pubblici comunali o a chi non controlla chi viene incaricato di intervenire sul manto stradale: nel caso specifico il ripristino di tombini per lo scarico di acqua piovana. Una buona fetta del parcheggio comunale PACTO quando piove diventa un laghetto. Lunedì 18 luglio 2016 nel tris di pagelle la n.2 trattava questo argomento: “Tombini della Pacto: chi è il responsabile della manutenzione?” Alcuni tombini sfondati e altri intasati con rigogliosa erbetta: dopo segnalazioni finalmente questa estate sono arrivati gli operai che per far prima hanno buttato due badilate di asfalto laddove vi erano i tombini: e problema risolto a loro pensare. Ma è arrivata la peggio stagione e nei giorni scorsi con la pioggia e senza più lo sfogo per eliminarla è spuntato il laghetto. Vorrei ricordare che il parcheggio PACTO è comunale e a pagamento, e anche se il centro PACTO è in “disarmo” faccio presente che è ubicato in zona ospedali, e molto utilizzato anche se a pagamento per evitare quella banda di parcheggiatori abusivi e violenti del piazzale Berlinguer, che non mollano le “prede” infischiandosene delle cosiddette “autorità” preposte alla sicurezza. Visto che tale parcheggio a pagamento è “monitorato” continuamente dagli ausiliari del traffico, si “guadagna” il diritto ad una corretta manutenzione: che il Comune si attivi oppure lo liberi dal balzello.
Voto: 2
3) Accise di scopo per le calamità. Sto parlando di grandi “abbuffate” di Stato che si accumulano di calamità in calamità da anni, e ci si chiede appunto dove vengano diversamente impiegate. La scorsa settimana la nostra provincia da nord a sud ha subìto un’ondata di maltempo con allertamenti di una certa gravità. Raccomandazioni a evitare spostamenti non necessari, scuole chiuse in alcune località. Come sempre ci saranno danni pubblici, oltre a privati e imprese. Se per i primi qualche centesimo arriverà, per i secondi non ci sarà nessuna considerazione. Nella nostra provincia si attendono ancora fondi e risarcimenti per l’alluvione del 2014, perché gli euro per il ripristino danni e risarcimenti causati da calamità non ci sono mai! L’Italia è un paese fragile, e i fondi di prevenzione/manutenzione vengono sempre dopo (se ne rimangono!) al mantenimento di oltre 3.000 Enti pubblici che hanno competenze in materia. “Madre patria” incassa fondi sulle accise e fondi dalla generosità degli italiani ogni qualvolta capita una calamità: se li avesse spesi negli anni per il controllo dei territori a rischio oggi non saremmo nella condizione in cui siamo. Le accise sui carburanti tutti le conoscono, e in 50 anni sono stati incassati 145 mld e spesi solo 70. A questa somma si sono aggiunte ogni volta le donazioni generose degli italiani. Per l’ultimo terremoto in oltre tre mesi per la raccolta a favore delle popolazioni terremotate è stato incaricato il MPS per conto della P.C. Nazionale, e sono stati incassati ad oggi circa 19 milioni di euro. Oltre le accise sui carburanti, per le alluvioni dopo il ’94 arrivò una imposta di bollo annua dello 0,50% sui conti correnti bancari, e per l’anno 2007 tale gettito fu pari ad un importo di circa 492 milioni di euro annui: a seguire non si ebbero più informazioni da Roma. Pochi sanno però che una legge dello Stato (IRBA) dal 2012 autorizza nelle Regioni colpite da alluvioni un aumento di accisa sulla benzina. Il Piemonte fu il primo ad applicarla. Stato ingordo e menzognero quando dice: “mancano i fondi”!
Voto: 2