Personale ‘all’osso’, esternalizzazione di servizi, spostamenti e premi ‘chiacchierati’: il caldo autunno di Amag Ambiente

sindacati-ambientedi Roberto Cavallero

 
Permangono tesi i rapporti tra le organizzazioni sindacali e Amag Ambiente di Alessandria, azienda che eroga comunque servizi al comune così come nei centri limitrofi nonostante un personale operativo ridotto rispetto già ad un anno prima (nel corso dell’anno corrente ci sono stati due dipendenti deceduti, due in aspettativa non retribuita, due licenziati, uno dimessosi e quattro in pensione).

Una situazione di tensione venuta ampiamente alla luce nell’ultimo incontro tra le parti, sindacati e dirigenza, avvenuto il 13 ottobre scorso ed avente per oggetto “Dichiarazione stato di agitazione del personale, richiesta di incontro”.

Alla presenza, per i sindacati, di Giuseppe Scafaro (FP CGIL), Daniele Retini (FIT CGIL), Alessandro Porta e Pasquale Fata (UIL Trasporti) e per la dirigenza di Claudio Perissinotto, Presidente Amag Ambiente S.p.a., di Giuseppe Righetti, Amministratore Delegato, di Simonetta Zaccara, Responsabile Risorse Umane, di Gianluca Bruno, Amag Ambiente Spa e di Francesco Moretti, Responsabile Controllo di Gestione, era stata fatta un’analisi della situazione aziendale.
Che non appariva certo buona, secondo quanto dichiarato anche nella conferenza stampa tenutasi alla UIL di Alessandria questo martedì mattina.

“Per far fronte alla carenza di personale, a partire dalla metà del mese di giugno 2016 si è ricorsi a contratti di somministrazione per sostituire i dipendenti assenti per ferie e per effettuare servizi urgenti e non previsti, richiesti dal Consorzio di Bacino”, si legge nel verbale fatto pervenire alla stampa nel corso della conferenza: “vengono comunicati che i contratti interinali in scadenza il 31 dicembre 2016 sono così ripartiti: sette nel settore della raccolta, cinque dedicati ai servizi ambientali mentre per quanto riguarda la situazione dei lavoratori distaccati presso la Capogruppo ad oggi sono undici unità con termine il 31 dicembre 2016 ed una unità distaccata da Amag presso Amag Ambiente più una risorsa in servizio presso il Consorzio di bacino alessandrino.”

“Le OO.SS. hanno ricordato all’A.D. Righetti che le relazioni industriali sono riprese Righettifin dal mese di luglio, a seguito della firma dell’ipotesi di accordo sul CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) e che quindi l’Azienda, come d’altronde hanno fatto altre società che utilizzano lo stesso contratto di lavoro, avrebbe potuto tranquillamente convocare le riunioni. Troviamo ingiustificata la mancata informazione alla RSU di tutto quanto avvenuto in Azienda nel periodo giugno-settembre” si legge sempre nel verbale.

In questo senso le Organizzazioni Sindacali, nel corso dell’incontro, avevano richiesto lumi in merito all’organigramma societario, chiedendo di essere aggiornati su eventuali spostamenti. Che però, secondo quanto detto dalla dirigenza, non erano mai stati attuati salvo due, il geometra Barzizza, quale responsabile della Vigilanza Ambientale, e il ragionier Masuelli, nuovo responsabile dei centri di raccolta.

Lumi da parte delle organizzazioni sindacali erano stati chiesti anche in merito a segnalazioni giunte dal vicino borgo alessandrino di San Giuliano Nuovo dove era stato avvistato un camion con rimorchio non riconducibile ad AMAG (ma in conferenza stampa non è stato detto di che ditta di tratti, ndr) che stava provvedendo allo svuotamento delle campane adibite alla raccolta del vetro.

Nessun chiarimento in merito da parte dell’A.D. Righetti che aveva poi dichiarato che l’azienda si sarebbe resa disponibile ad erogare un Premio di risultato relativo all’anno 2016 da erogarsi nel 2017 oltre ad un processo di valutazione del personale che l’azienda riconoscerà tenuto conto anche della declaratoria contrattuale.

Altra scelta pesantemente criticata dalle organizzazioni che hanno sollevato dubbi in merito ai criteri adottati ed all’imparzialità dei valutatori così come anche il riconoscimento di premi “ad personam”, quello che è definito “compensation”, attività che ha come fine il rinforzo e l’incentivazione delle performance dei dipendenti.

“Sotto questo aspetto le OO.SS. si riservano, viste le dichiarazioni dell’Azienda sia in merito ad avanzamenti di carriera sia sotto l’aspetto di riconoscimenti economici, di intervenire anche in sede legale a tutela dei lavoratori eventualmente penalizzati e discriminati” si legge ancora nel verbale.

In chiusura, ma non certo per importanza, l’incontro aveva visto le OO.SS. chiedere “di interrompere, con decorrenza immediata, qualsivoglia percorso di esternalizzazione di servizi ricordando all’Azienda che la stessa è parte integrante di un Gruppo nel quale esistono altre realtà che potrebbero, in base agli accordi già sottoscritti, fornire in un prossimo futuro soluzioni alla carenza di personale.
Ogni azione di esternalizzazione andrebbe a penalizzare l’intero Gruppo AMAG e renderebbe più difficili le Relazioni Industriali.
Si chiede pertanto di fornire quanto prima un piano di impresa, ormai atteso da circa due anni, e un’organizzazione del lavoro definitiva e non ballerina e fuorviante così come le ultime consegnate.
Ogni variazione (dato il disappunto delle OO.SS. anche alla nuova pianificazione mensile dei turni di lavoro ndr), deve essere sottoposta a confronto con la R.S.U. presente in Azienda o con le Segreterie Generali.”