Sanità al bivio: modificare la legge Balduzzi

Sanità tagliLa recente campagna elettorale americana è stata ulteriore dimostrazione che il programma deve essere limitato a pochi e chiari punti con le relative soluzioni. Anche l’Obamacare, ed in generale il modello della Sanità, è stato argomento ampiamente trattato, a dimostrazione dell’importanza del tema. Ormai in Italia i Cittadini stanno sperimentando sulla loro pelle gli aspetti più critici della Riforma Balduzzi sulla riorganizzazione della rete ospedaliera.

Purtuttavia queste criticità erano state per tempo segnalate, anche a livello locale ( nel 2013 su “Lo Spiffero“ “Nella Sanità non contano solo i numeri“ .

Comunque se i problemi non vengono vissuti in prima persona non si comprendono. Ora sono sotto gli occhi e sulla pelle di molti Cittadini ….. Da pochi giorni in Piemonte è nato il Comitato “Salviamo gli Ospedali“ per abrogare tramite referendum la DGR 6000-1, il disposto applicativo in Piemonte della Balduzzi.

Come potete leggere nel commento all’ articolo su CorriereAl ho dubbi sull’ utilità e praticabilità di questo strumento, anche perché la Balduzzi è un “problema“ ormai nazionale. Da “Mandrogno“ poi mi sento ancora più in dovere di affrontare questa Legge, comunque “firmata“ da un Alessandrino di importazione e con una storia famigliare, professionale, culturale e politica agli antipodi della mia. La mia idea è semplice cioè una proposta parlamentare volta ad eliminare nella Balduzzi i rigidi parametri sulla dotazione dei Reparti per graduare i Nosocomi fra loro e gli indicatori numerici di popolazione sempre per la gerarchizzazione degli Ospedali ed il mantenimento al loro interno delle diverse specialità o meno.

Bisogna restituire alle Regioni la possibilità di organizzare la propria offerta di salute senza lacci “centralisti“, in quanto chi meglio di loro conoscono o dovrebbero conoscere il territorio, geografia fisica ed infrastrutture, e gli abitanti, distribuzione per età e caratteristiche epidemiologiche. Ovviamente con un occhio al Bilancio … Mi rendo conto che questa impostazione sta andando contro il sentire e legiferare comune, di cui la Balduzzi è stata per così dire un precursore, cioè la tendenza a “centralizzare“ la Sanità, ma almeno un tentativo va fatto. Sarebbe importante che Chiunque ne abbia la possibilità ne discuta coi Tecnici e coi Parlamentari di riferimento, in modo tale che venga presentata una proposta di Legge volta a “mitigare“ il “ragionierismo“ e le asprezze della Balduzzi.

Sarà interesse di tutti i Deputati proponenti confrontarsi fra Loro, “stanando“ gli “ ignavi“ indipendentemente dall’appartenenza. Di per me stesso, terminata la campagna referendaria, sono disponibile, come già stato per alcune Città ed in un contesto politico “ trasversale “ , ad incontrare la Gente per spiegare loro le criticità della nostra Sanità. Spero che già per allora non solo vengano evidenziati i problemi, ma pure le proposte di Legge per risolverli.
Pietro Luigi Garavelli
Medico e Sindacalista