E’ stato assegnato venerdì 11 novembre il riconoscimento nazionale della Cia “Bandiera Verde Agricoltura 2016” a Dario Capogrosso, titolare de “Il Pastore Transumante”, nel corso della cerimonia svolta a Roma, in Campidoglio.
Il premio certifica le aziende e le Istituzioni che sostengono l’agricoltura, il patrimonio enogastronomico tipico, progetti didattici e di conoscenza delle aree rurali, conferito sul rispetto di requisiti essenziali: la storia, le azioni svolte, i piani di investimento per le imprese volte a salvaguardia, a valorizzazione e promozione dell’agricoltura, dell’ambiente e della qualità e tipicità agricole ed enogastronomiche locali.
Dario Capogrosso, allevatore di cani da pastore e di alpaca a Sarezzano, ha ricevuto la targa e la “bandiera verde” con la seguente motivazione: “Molto di più di un allevamento, il Pastore Transumante è il luogo dove l’universo che ruota attorno al cane bianco della transumanza viene riproposto e vissuto in chiave moderna. E’ passione e professionalità. Un progetto ideato e creato dallo zoonomo Dario Capogrosso che ha saputo mettere a valore le sue esperienze giovanili quando, in terra di Puglia, conobbe, presso la masseria del nonno, il cane da pastore maremmano abruzzese e ne rimase innamorato. L’obiettivo principale dell’attività, che ben si coniuga con le finalità ispiratrici del Premio Bandiera Verde Agricoltura, è la valorizzazione della biodiversità. L’attività di allevamento diventa così un serbatoio della biodiversità da cui attingere per la conservazione della razza in funzione della sua variabilità. Inoltre, l’iniziativa imprenditoriale, è stata recentemente arricchita da una web-serie dedicata al mondo dei cani da pastore, in collaborazione con la CIA di Alessandria”.
Spiega Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria, presente alla cerimonia di premiazione: “Bandiera Verde evidenzia sempre di più il fondamentale contributo della multifunzionalità al reddito agricolo, che nelle aziende diversificate arriva al 25% delle entrate complessive. In più, dimostra ancora una volta l’affermazione dell’agricoltore come imprenditore multiruolo e custode, capace cioè non solo di produrre dai campi ma di preservare l’ambiente, di qualificarlo attraverso l’attività turistica, di costruire sistemi territoriali capaci di rispettare la natura e le caratteristiche di quell’area. D’altronde l’Italia, con un trentesimo della superficie Ue, detiene il 50% della biodiversità vegetale e il 30% di quella animale del continente europeo”.
La web serie “Il Pastore Transumante” è anche sulla homepage della Cia di Alessandria, www.ciaal.it.