«Il Comitato centrale ha deciso: poiché il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo»
Bertold Brecht
La prima caratteristica della democrazia è che i voti non si pesano. Vale a dire che il voto di un emerito idiota vale tanto quanto quello di un tipo arguto. Così come la preferenza di un monsignore con quattro lauree ha lo stesso impatto di quella espressa da un analfabeta.
Ne consegue che chi ha votato Trump ha la stessa dignità politica di chi ha votato per la signora Clinton, piaccia o meno. Il voto, come la pecunia, non puzza. Da dove arriva arriva, e uno vale l’altro.
A questo banale ragionamento (che, lo ripetiamo, è la base della democrazia) non si arrendono i saccenti commentatori della nostra Repubblica degli intellettuali. Il migliore nel suo genere, come spesso accade, è Fabrizio Rondolino, giornalista e spin doctor di tanta gente importante (ultimamente pare stia dalle parti di Matteo Renzi).
Su Twitter Rondolino dice, con un certo coraggio, quello che altri “capalbiesi” (ci siamo capiti) pensano da qualche giorno, ma non hanno le palle di esprimere pubblicamente: “Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale“. Esempio mirabile di come chiudere gli occhi, da bambini capricciosi, davanti alla realtà.
Girando pagina (ma neanche troppo), il nostro Massimo Brusasco, spin doctor della Compagnia teatrale fubinese, osa riportare su Facebook l’ormai famosa gaffe (spiegabilissima) di Matteo Renzi relativa alla foto, non pubblicata, con il ragazzo disabile in Cittadella. Un’immagine bella, pulita e strumentalizzabile solo da chi ha il cuore cattivo. Ebbene, proprio su Facebook Brusasco viene accusato da alcuni commentatori di pubblicare una “non-notizia” e di voler fare polemica. Ma qui la notizia c’era, eccome. E bene ha fatto il nostro Massimo a segnalarla, senza polemiche. Chi non vuole vederla, si tolga gli occhiali da vista e si metta quelli dell’ideologia.
Suffragio universale, notizie, libertà di espressione (anche religiosa… un giorno parleremo dei martiri cristiani di questo secolo). Sono queste le gemme preziose veramente in pericolo. E il pericolo sta nel fatto che, quando il popolo non vota o non si esprime come dovrebbe, può essere “modificato”. Antropologicamente, come intuì profeticamente Pier Paolo Pasolini, o in mille altri modi. Il peggiore dei quali, come si può osservare in questi giorni, è chiudere gli occhi di fronte alla realtà.