Tutto partì dalla Cittadella di Alessandria: da lì i moti del 1821 diedero il via a quel lungo tragitto politico, storico e culturale chiamato Risorgimento, che portarono nel 1861 alla nascita dello Stato italiano. Un ruolo fondamentale, all’interno di questo percorso, lo rivendica con orgoglio la Massoneria, che ha scelto il giorno di San Baudolino, patrono della città, per tornare in Cittadella, con un convegno organizzato dal Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani (collegio circoscrizionale Piemonte e Valle d’Aosta) e intitolato “Le speranze degli italiani: 70 anni di Repubblica”.
L’appuntamento è per giovedì alle 16,30 nella Sala del Governatore, alla 
presenza di Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, cui toccherà il compito di chiudere i lavori. Prima di lui parlerà Pier Giuseppe Rossi, Maestro Venerabile della Loggia Marengo 1061 all’Oriente di Alessandria, e poi ci sarà la relazione ufficiale, “a cura di un Fratello della stessa Loggia”. Si tratta certamente di una grande occasione di approfondimento storico, ma anche di un momento che segna un nuovo ‘passaggio’ nella storia della Massoneria, oggi più che mai impegnata nel sociale e nella solidarietà, ma anche intenzionata, durante il mandato del Gran Maestro Bisi (che di comunicazione se ne intende: di mestiere fa il giornalista), a ‘sfatare’ alcuni luoghi comuni sedimentati nel tempo.
E’ lo stesso Maestro Venerabile alessandrino Pier Giuseppe Rossi (figura nota a tutti gli alessandrini, per tanti è ancora e sempre ‘il Comandante’, dopo tanti anni alla guida della Polizia Municipale cittadina) a sottolinearlo: “Siamo sempre stati caratterizzati da grande riservatezza, che molti confondono con segretezza: ma non c’è niente di segreto, e tanto meno di oscuro, nelle importanti attività culturali e benefiche che da sempre la Massoneria, nazionale come alessandrina, ha nel proprio dna”. Ad Alessandria le logge massoniche attive sono tre: oltre alla Marengo si contano anche la Pitagora e la Santorre di Santarosa. Gli iscritti al Grande Oriente d’Italia in Italia sono ad oggi 23.111, suddivisi in 852 logge. La partecipazione al convegno di giovedì in Cittadella è libera, e aperta a tutti.
