“Il dolore per il lutto, per il distacco da chi amiamo, e la necessità di elaborarlo fanno parte di noi, del percorso di ogni essere umano. Sono momenti della vita che volentieri eviteremmo, ma che invece prima o poi ci coinvolgono. Saperli affrontare e gestire con serenità è fondamentale, e questo è il senso degli incontri che stiamo proponendo”.
Sara Poggio è psicologa, e specializzanda in psicoterapia, con studio ad Acqui Terme e operativa in tutto l’alessandrino, e ha messo a punto Nel cuore di chi resta, un ‘pacchetto’ di tre incontri informativi gratuiti, sul tema dell’elaborazione del lutto, che nel corso di novembre (a partire da domani, martedì 8) si svolgeranno, aperti a tutti, nella Sala del Commiato della Casa Funeraria Bagliano, ad Alessandria (zona Cristo, via Parini 6). “Ho proposto il percorso a Marco Bagliano, perché mi sembra che la loro struttura all’avanguardia sia una location adeguata per cercare di presentare, con la necessaria delicatezza e sensibilità, un tema senz’altro complesso, che va gestito con garbo, e grande attenzione per il percorso individuale di ogni persona.
La dottoressa Poggio ha individuato 3 tematiche, che saranno oggetto di altrettanti approfondimenti martedì 8, giovedì 17 e mercoledì 30 novembre, sempre dalle 18,30 alle 20.
“Un orario post lavorativo – spiega la psicologa – che speriamo consenta una vasta partecipazione. I segnali per ora sono molto positivi, anche se in realtà non serve prescriversi: è sufficiente presentarsi da Bagliano all’ora giusta, ossia alle 18,30”.
Il primo incontro del progetto Nel cuore di chi resta si intitola “Dove sei quando non ci sei più?”, e si propone di individuare risorse e strategie per affrontare il tema della morte con bambini e adolescenti, aiutandoli nell’elaborazione del lutto: “un passaggio complicato, perché al dolore per la scomparsa di una persona cara si somma il disagio di trovare ‘il modo giusto per dirlo’ a bambini e ragazzi: che non significa solo utilizzare parole, ma anche atteggiamenti e ‘segni’, in un momento in cui nella famiglia si sta vivendo, ognuno a proprio modo, una sofferenza profonda”.
Il secondo appuntamento, previsto per giovedì 17 novembre (sempre dalle 18,30 alle 20) ha come titolo “La storia del lungo addio”: “Fra i tre – sottolinea Sara Poggio – è forse l’appuntamento più difficile e delicato, perché si propone di analizzare le dinamiche che si mettono in moto, in ognuno di noi, quando ci dobbiamo confrontare con un famigliare che presenta gravi deficit acquisiti, dalla demenza alla minima coscienza”. Un ‘distacco’ differito, in qualche modo, e la necessità di rapportarsi ad una persona cara che c’è ancora, ma in un modo diverso da prima, con gravi menomazioni irreversibili, e magari la necessità di ricorrere a case di riposo o strutture di assistenza specializzate: “è una dimensione che fa forse più paura della stessa morte – spiega la promotrice del ciclo di incontri -, perché scatena paure, sensi di colpa, la necessità di prendere decisioni difficili, e che inevitabilmente scatenano conflitti interiori e disagio”.
Il terzo incontro, mercoledì 30 novembre alla stessa ora, si intitola “Quando le impronte lasciano il segno”, ed è dedicato ad un tema solo apparentemente meno drammatico, che la sofferenza che scaturisce dalla perdita dell’animale domestico a cui si è fortemente legati. “E’ un fatto ormai consolidato che oggi per molte persone, non necessariamente sole, il cane, il gatto o anche altri animali meno ‘consueti’ rappresentano un componente del nucleo famigliare a tutti gli effetti, e ‘staccarsene’ scatena dinamiche emotive e psicologiche molto forti e particolari: non ultima anche la paura di essere giudicati socialmente per questo dolore, che altre persone magari ritengono eccessivo”. Non solo: esistono oggi anche procedure, obblighi di legge e modalità, legati alla gestione delle spoglie, che verranno ben analizzati ed evidenziati nel corso della serata/incontro.
Ma quali sono, complessivamente, le aspettative legate a questo primo ciclo di incontri su temi così delicati? “L’obiettivo principale – spiega Sara Poggio – è proprio la sensibilizzazione: far capire alle persone che certe dinamiche emotive sono naturali, e ci coinvolgono tutti, sia pur con reazioni che non sono mai univoche. Ci aspettiamo una partecipazione significativa, e speriamo di mettere un primo ‘seme’, che possa dare il via ad ulteriori cicli di appuntamenti. La location messa a disposizione dal Gruppo Bagliano, peraltro, è davvero un unicum, in cui i partecipanti avranno davvero modo di sentirsi pienamente a proprio agio”. Ci sarà anche modo di fare domande, e di raccontare la propria esperienza individuale? Qui la psicologa fa un distinguo finale: “Domande certamente mi auguro ce ne siano. Non pretendo però che qualcuno si ‘apra’ al punto da raccontare la propria esperienza, anche perché non si tratta di una terapia di gruppo, ne tantomeno individuale. E’ un modo nuovo, però, per stimolare maggiore consapevolezza, e speriamo serenità, su un tema di per sè drammatico e radicale, come quello del lutto”.
Tocca a Marco Bagliano spiegare le motivazioni che inducono la sua azienda ad investire su incontri psicologici legati all’elaborazione del lutto: “La proposta della dottoressa Poggio ci è parsa davvero interessante, e ben si coniuga con la nostra scelta di mettere gratuitamente a disposizione la Casa Funeraria di tutte le famiglie di Alessandria, per iniziative che aiutino ad affrontare determinati momenti, tanto drammatici quanto inevitabili. Si tratta di stimolare un percorso di eleborazione del lutto che offra alle persone, e alle famiglie, uno strumento conoscitivo in più, in grado di facilitare, anche attraverso il confronto, il superamento di ‘passaggi’ che fanno parte della vita di noi tutti, e che occorre imparare a gestire, sul piano sia emotivo che razionale”.
E. G.