«[…] Forse un qualche giorno qualcuno si vorrà sposare sul ponte»
Richard Meier, lettera al sindaco di Alessandria per l’inaugurazione del ponte
Un’amica carissima qualche giorno fa mi ha mandato un messaggio via Whatsapp, sotto forma di sondaggio. “Ti piace il nuovo ponte Meier? Secondo me è bellissimo… Tu che ne dici?”.
Premetto, doverosamente, che il ponte Meier è bellissimo, pur con qualche “difetto” (in primis, i semafori). Ma è comunque un’opera impressionante. Di seguito, la mia risposta. Condivisibile o no.
“Non riesco a esaltarmi per un ponte costato 18 milioni di euro (o quel che è). Ecco, avendo quella cifra, avrei fatto un ponte meno appariscente (e meno costoso), e mi sarei tenuto da parte la rimanenza per i tempi meno luminosi. So che ci sono questioni di budget, per cui tecnicamente non è possibile… Sarà, ma non ne sono convinto. C’è chi dice poi che un’opera così maestosa attirerà turismo qualificato (e dunque soldi per le attività del territorio). Ho forti motivi per dubitarne. Il fatto che il prezioso manufatto sia stato inaugurato casualmente a pochi mesi dalle elezioni comunali, dopo diversi rinvii, mi lascia qualche ulteriore perplessità. Tralascio altri sospetti, su cui non ho prove, e che mi tengo per me. Scusa, ma non riesco a essere fiero del Meier. O di come si chiamerà”.
E’ un pregiudizio, il mio? Perché non mi “scatta” l’orgoglio per il Meier?