Sei cortometraggi proiettati alla presenza di tre delle vincitrici del concorso nazionale per corti a regia femminile promosso da Zonta Club Alessandria: così il bell’epilogo della terza edizione dello Zonta Short Festival.
La giuria del premio, per la prima volta, tutta maschile, era presieduta dal giornalista Piero Valesio che nel suo messaggio di saluto ha evidenziato come “lo sguardo delle donne sul mondo mette sempre in condizione, tutti, soprattutto i maschietti, di capire qualcosa in più del mondo stesso. Le opere in concorso hanno inteso affondarsi in quella terra di mezzo che sta fra ciò che le donne esprimono quotidianamente e loro inquietudini, tra le certezze che si sono conquistate nel tempo e le incertezze e i pericoli che ancora contraddistinguono il loro incedere.”
Il comune denominatore del concorso di quest’anno, a tema libero, è stato l’intensità della storia raccontata in 9-12-18 minuti. Tra tutti ha primeggiato la credenza popolare narrata da “Masciarae”, opera di Serena Porta. La motivazione con cui la giovanissima filmaker di Molfetta si è aggiudicata il premio per il miglior corto e un assegno da 2.000 euro:
“Masciarae riesce a rendere con semplicità ed efficacia lo sguardo infantile rivolto verso un mondo di credenze popolari avvolte nel mistero, rievocando sensazioni e paure ataviche legate all’infanzia.” La regista presente in sala con Domenico de Ciglia, coautore del corto, ha messo ricordato che il corto è nato da un laboratorio di cinematografia per ragazzi, tema molto caro a Zonta Club Alessandria che nell’anno scolastico 2016-2017 sosterrà il progetto del gruppo Officinema dell’Istituto Saluzzo per la realizzazione e presentazione di un documentario sul ciclismo al femminile.
Presente anche Giuliana Fantoni premiata per la miglior regia con il corto “La terza riva”. Nella motivazione si legge: “Non è facile descrivere una mancanza con le sole immagini. Soprattutto con immagini di acqua che sciaborda sulla spiaggia di un lago oppure cade dall’alto in forma di pioggia. Giuliana Fantoni ci riesce portando a corrispondere il senso di vuoto che angoscia il protagonista con l’acqua che lo circonda. Film di volti, di mani, di rumori, di carillon. E di una sola frase che colma lo spettatore di un dolore dolciastro.”
La terza regista intervenuta alla premiazione è un’altra giovanissima, Rosa Maietta, studentessa del master di cinematografia del DAMS di Napoli. A lei la giuria ha assegnato una menzione d’onore che ha il sapore del primo premio. In “Parusia Napoletana” è evidente come “le donne possono raccontare il calcio più e meglio degli uomini. In un vicolo dei bassi napoletani la presenza del divino femminile è così forte da trasformarsi in …qualcun altro con una naturalezza narrativa degna di miglior causa. Un semplice muro può diventare simbolo di fede anche se bisogna sempre accertarsi di quale fede si tratti. Girato con leggerezza e proprietà dei mezzi, fa dei suoni e rumori e dei vuoti di Napoli un sottofondo perfetto per una storia delicata e…piena di grazia”. Gli altri premiati non presenti hanno fatto pervenire loro videomessaggi pieni di riconoscenza per la fiducia che con il premio Zonta ha trasmesso agli autori, Monica Dugo ( miglior sceneggiatura), Farnoosh Samadi ( miglior regia ex equo) e David Fratini, premio per la Sezione Speciale “Donna, tutto si fa per te”. Il premio, nell’intendimento di Zonta, ha proprio questo valore ( oltre a quello economico): incentivare i giovani registi a credere in se stessi e nella loro espressività, perseverando in un mondo, come quello del cinema, in cui gli spazi per emergere sono limitati.
A premiare le vincitrici oltre ai membri della giuria, Franco Carciofolo e Francesco Matone del Gruppo Cinema della SOMS di Novi Ligure, la presidente di Zonta Club Alessandria, Gabriella Daini, le componenti del Comitato Cinema del Club, Carla Gallini, Nadia Biancato e Mimma Caligaris, il sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, l’Assessore alle Pari Opportunità, Maria Teresa Gotta, e in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Manuela Ulandi.
Nei primi mesi del 2017 sarà lanciato il bando della quarta edizione del concorso, accompagnato da una nuova stagione di Cineforum “dallo sguardo” femminile.