1) Fraschetta territorio inquinato da sempre. Il territorio della Fraschetta comprende: Spinetta Marengo – Cascinagrossa – Castelceriolo – Litta Parodi – Lobbi – Mandrogne – San Giuliano Nuovo – San Giuliano Vecchio. Questa pagella ho deciso di stilarla dopo aver letto sul mensile “Le Scienze” di agosto questo titolo: “Piante contro l’inquinamento” e sul mensile “Benessere” di ottobre questo titolo “Questi alberi ci salvano la vita”. Argomenti trattati ambedue da esperti scientifici di fitorimediazione e fitorisanamento. Molto interessanti sono soprattutto le pagine di “le Scienze” da cui si evincono i vantaggi della fitorimediazione, ovvero l’uso delle piante per la bonifica di aree inquinate, rispetto ai metodi tradizionali. A me è parso “l’uovo di colombo” e mi sono chiesta perché non è stato applicato negli anni addietro. Tra il 2000 e 2005 circa, a cosa è servito il costoso “Progetto Linfa” UE sugli studi di inquinamento da rumore e dell’aria nella Fraschetta ma che non trattava l’inquinamento di acqua e suolo, per poi a maggio/giugno 2008 arrivare alla grande rivelazione, da parte di privati, che il suolo e le acque della Fraschetta erano “arricchite” di cromo esavalente, veleni e solventi, etc? Ricordo che i preposti, responsabili e controllori dei vari Enti pubblici e politici, esterrefatti e increduli “caddero dalle nuvole” come per dire: “oh perbacco, chi se lo sarebbe immaginato!”, ovviamente al tempo, ho archiviato ogni news, anche i “sospiri” a futura memoria. Vengo spesso accusata di fare dietrologia e so già che qualcuno si arrabbierà, ma i carotaggi dei terreni e analisi delle acque ante 2008 venivano effettuati? Se sì, tali analisi davano risultati di assoluta salubrità? Chiudo questa parentesi e ritorno sull’“uovo di Colombo” nell’utilizzo degli alberi per “estrazione e detossificazione” delle sostanze inquinanti da terreni, acqua e aria, soluzione che dovrebbe essere presa in considerazione, basta informarsi ed aggiornarsi. A questo proposito ricordo che anni fa Pierangelo Taverna (allora presidente del consiglio comunale) ospite settimanalmente della radio di Don Ivo, espresse il desiderio di piantumare un bosco nel territorio della Fraschetta. Un desiderio rimasto tale, ma Pierangelo Taverna precorreva i tempi su una forma di risanamento a costo zero, insomma “l’uovo di Colombo” per uno o più polmoni verdi nel territorio della Fraschetta.
Voto: 2
2) A Fabrizio Palenzona. Pagella che a causa del massimo voto farà discutere per due aspetti: la figura di Palenzona e l’argomento che tratta. Ma chi non mi conosce non sa che le mie opinioni sono libere da lacci e lacciuoli, senza ideologie particolari, senza amicizie partitiche e di potere perché le ho sempre sfuggite, quindi apprezzo solo ciò che mi colpisce e che ritengo argomento valido. Fabrizio Palenzona è l’unica personalità territoriale che ha voluto ricordare un fatto di storia che ritengo importante soprattutto di questi tempi: 07 ottobre 2016, 445esimo anniversario della battaglia di Lepanto.
Sull’importante ruolo del nostro Papa nella battaglia di Lepanto non scrivo nulla perché è storia, e chi desidera documentarsi sul web trova tutto e di più. Sono una fan del nostro Papa Pio V da quando ne ho conosciuto l’esistenza e le gesta, quindi il 10 va al contenuto dell’articolo di Fabrizio Palenzona: “Papa Pio V, la battaglia di Lepanto e i rapporti con l’Islam”.
Questa pagina non l’ho presa alla leggera, me la sono letta e riletta poi condividendola. Papa Antonio Ghislieri molte volte l’ho citato come esempio di difensore della cristianità perché così dovrebbe essere il capo della nostra chiesa. Nel passato ho trovato di cattivo gusto e di profonda ignoranza ed arroganza da potere il gesto di Fausto Bertinotti quando divenne presidente della Camera. Per non urtare la permalosità dei visitatori di fede mussulmana Bertinotti fece togliere il dipinto sulla vittoria della battaglia di Lepanto, confinandolo pare negli scantinati del Parlamento. Mi sono chiesta: è per lo stesso motivo che si evita di ricordare questo pezzo di storia perlomeno qui a casa nostra? Forse sì! E solo un Palenzona a quanto pare se lo può permettere senza timore alcuno di incassare critiche. Per chiudere cito la frase finale del Palenzona-pensiero che dice molto: “Ps. Spero che qualche anima buona non scomodi le crociate o l’inquisizione. Le crociate furono guerre di difesa dopo secoli di angherie. E l’Inquisizione va contestualizzata. Una cosa è, comunque, certa: nessun cristiano oggi brucia streghe, ma molti sgozzano ancora in nome di Allah.” A certe “anime belle” facenti parte “anche” della Chiesa chiederei di riflettere su queste parole.
Voto: 10
3) A Matteo Renzi, che pare abbia deciso di anticipare in questo mese di ottobre la notte di Natale. Ricordate? Quella magica notte in cui Babbo Natale o Gesù Bambino (scegliete voi) portano i doni a grandi e piccini a buoni e cattivi. Quindi la scorsa settimana, esattamente il 15 ottobre, Babbo Renzi anticipando il Natale ci ha elargito i doni comunicando la manovra di stabilità che vale 26,5 miliardi di euro garantendo la riduzione nella pressione fiscale. Alla notizia i commenti: uno di sinistra, Stefano Fassina ha dichiarato ironicamente “Renzi distribuisce a destra e a manca soldi che non ha”. Altro commento ironico da uno di destra, Renato Brunetta “Ci sono miliardi per tutti, Babbo Natale è arrivato in anticipo”. A questi due commenti aggiungo lo scontento e le critiche dei sindacati. Una manovra dove c’è di tutto e di più per noi popolino, quindi potremmo definirci soddisfatti se non fosse che grandi regali, premi, cotillon insperati fino a un mese fa vengono annunciati con grancassa il 15 ottobre a “pochi passi” dal voto del referendum che si svolgerà il 4 dicembre. Sappiamo che il Patto di Stabilità 2017 sarà pubblicato il 31 dicembre sulla Gazzetta ufficiale e solo allora potremo quantificare ciò che “Babbo Renzi” ci avrà concesso nella realtà. Quindi “occhio” a non farci prendere la mano, il SI o NO dovrà essere in funzione allo scopo del referendum e non per le generose ma dubbie al momento regalìe. Ho scelto questa chicca per chi se la fosse persa. MIGRANTI: L’impegno finanziario per l’accoglienza migranti «vale lo 0,2% e sarà fuori dal Patto», ha ricordato Renzi, e dal 2016 “i sindaci che al 15 ottobre accolgono sul territorio i migranti avranno riconosciuto un contributo specifico di 500 euro una tantum a migrante, che permetterà di dimostrare che lo Stato gli è riconoscente”. “Certi” sindaci faranno a botte per averne una corposa quantità e i problemi saranno scaricati solo su di noi, ma sono curiosa di sapere se anche il sindaco di Capalbio accetterà questo piatto di lenticchie, cotechino con contorno di purè, offerti da “Babbo Renzi” per ogni “cranio” accolto.
Voto: 2